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Fiat Panda confermata a Pomigliano fino al 2029, a Cassino in arrivo una nuova auto

Fiat Panda continuerà ad essere prodotta almeno fino al 2029 a Pomigliano, questo è emerso da una riunione al Mimit

Fiat Panda

Arrivano ulteriori novità a proposito del futuro di Stellantis nel nostro paese. Dopo un incontro avvenuto presso il Ministero delle imprese e del made in Italy alcuni rappresentanti dei più importanti sindacati italiani che hanno partecipato alla riunione hanno confermato alcune novità importanti per quanto riguarda il futuro degli stabilimenti di Cassino e Pomigliano. In particolare si registra la conferma di Fiat Panda a Pomigliano almeno fino al 2029.

Fiat Panda continuerà ad essere prodotta almeno fino al 2029 a Pomigliano, questo è emerso da una riunione al Mimit

Stellantis ha promesso di nuovo di voler investire per aggiornare i motori a euro 7 in modo da confermare la produzione della vettura almeno fino al 2029 se non oltre. Questa novità è davvero importante in quanto garantisce il futuro dello stabilimento che grazie anche alla produzione di Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet dovrebbe saturare la sua capacità produttiva nei prossimi anni.

Oltre alla conferma di Fiat Panda a Pomigliano l’altra grande novità emersa da questa riunione al Mimit riguarda lo stabilimento di Cassino dove oltre alla produzione di Maserati Grecale e delle nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia sarebbe stato confermato l’arrivo di un quarto modello nel 2027 sempre su piattaforma STLA Large molto probabilmente appartenente alla gamma della casa automobilistica del Tridente. Si potrebbe trattare dunque dell’erede di Maserati Levante che sappiamo con certezza non continuerà la sua produzione a Mirafiori alla conclusione del ciclo produttivo dell’attuale generazione.

Stellantis Pomigliano

Dunque due ottime notizie per l’industria auto italiana che negli ultimi giorni ha avuto nuove conferme da parte del gruppo Stellantis che vuole continuare ad investire nel nostro paese, nonostante le recenti polemiche in cui è stata coinvolta da alcuni esponenti del governo che hanno criticato alcune strategie attuate dall’azienda guidata dal CEO Carlos Tavares.