Il mercato dell’auto sta cambiando profondamente negli ultimi anni e la competitività fra i diversi costruttori si fa sempre più consistente soprattutto nei comparti più generalisti. Se fino a qualche mese fa Thierry Koskas, CEO di Citroën, ammetteva di non considerare Dacia come il principale competitor del costruttore francese oggi che il costruttore rumeno di casa Renault sembra progressivamente abbandonare l’aura di marchio a basso costi e i veicoli a prezzi accessibili senza grosse pretese anche Citroën cambia direzione. Lo stesso Koskas ha infatti ammesso, senza troppi giri di parole, che gli attuali paragoni con Dacia non rappresentano più “un tabù” per il costruttore francese di casa Stellantis.
Come è noto in casa Stellantis si fa di tutto per evitare che i 14 marchi ricadenti sotto la sua guida societaria vadano a “battagliare” fra loro, anche se inevitabilmente in alcuni casi ciò può accedere. Negli ultimi tempi molti prodotti della fascia più bassa di modelli a marchio Citroën hanno permesso al costruttore di posizionarsi come uno fra i marchi con i prezzi più bassi fra quelli a disposizione all’interno del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA.
Oggi Citroën intende togliere una fetta consistente di utenza a Dacia e alla nuova Dacia Spring elettrica
Ora Citroën vuole intervenire in una fetta di mercato che storicamente è stata appannaggio di Dacia, lì dove il costruttore rumeno ha proposto veicoli economici per chi magari non necessità di molte pretese e bada maggiormente alla sostanza. Allo stesso tempo, in questi ultimi anni, abbiamo pure assistito a piccoli cambi di passo condotti da Dacia poi sfociato nella nuova Dacia Duster che introduce parecchi miglioramenti in termini di design e tecnologia applicata in virtù di un piccolo aumento del listino prezzi. Rimanendo però ancora una delle opzioni più economiche del mercato attuale nel suo Segmento di riferimento; un discorso simile è quello che coinvolge pure la Dacia Sandero.
Differente è invece quanto proposto nel caso della Dacia Spring, un modello che infatti è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante fra le elettriche risultando l’auto elettrica più economia oggi sul mercato; un modello che con gli attuali incentivi governativi, nella condizione più favorevole, si può portare a casa per poco più di 4.000 euro. Punta su questa la nuova Citroën ë-C3 che ha annunciato prezzi di partenza di poco superiori ai 23.000 euro e un finanziamento vantaggioso. La Citroën ë-C3 può però contare su valori di potenza e autonomia superiori rispetto a quelli della Spring.
Tenendo in considerazione questi elementi, non sorprende che oggi Citroën accetti con maggiore consapevolezza il paragone con Dacia eludendo da un argomento che veniva considerato un tabù dal costruttore in precedenza. Va detto però che l’offerta commerciale dei due costruttori rimane comunque differente, di conseguenza la competizione si baserà soprattutto sui modelli di fascia più bassa disponibili nell’attuale gamma Citroën dove il costruttore francese punta a togliere la fetta maggiore di pubblico a Dacia.
Nuovi modelli in arrivo che vanno verso questa direzione
Ora la nuova gamma di modelli del costruttore francese necessita di alcune introduzioni, da porre accanto alle recenti Citroën C3 e C3 Aircross. È per questo motivo che Citroën sta studiando l’introduzione in gamma di un terzo SUV nella sua offerta attuale di modelli, tanto che la soluzione interna potrebbe essere quella di pensare al Basalt Vision (il SUV coupé per India e Sud America) da introdurre anche in Europa.
Citroën oggi si ritrova quindi in un ruolo simile a quello di Dacia, ma avrà bisogno di rivedere la sua gamma in questa direzione proprio come accennato. La nuova Citroën Basalt Vision dovrebbe riuscire a colmare la distanza che insiste fra la C3 e la C3 Aircross. Una politica simile a quella di altri costruttori, che è quella di coprire ogni spazio disponibile in gamma per meglio competere nel mercato odierni.
Attualmente pare che Citroën stia valutando i dettagli necessari per dare il via libera all’operazione che porterà all’introduzione, anche nella gamma europea, del Basalt Vision. Sebbene alcune analisi interne prevedono ampie possibilità di successo anche in Europa, bisogna considerare il sito produttivo più adatto per tale operazione; le possibilità produttive per l’ingresso in Europa di questo nuovo SUV coupé potrebbero essere quelle relative allo stabilimento di Trnava in Slovacchia oppure in Marocco.
In ogni caso la Citroën Basalt non arriverà sul mercato europeo prima della fine dell’anno prossimo, potendo contare su propulsori ibridi e comunque non elettrici. Una condizione non indifferente nella gestione delle motorizzazioni disponibili fra i vari modelli del costruttore francese.