Gli incentivi auto destinati all’acquisto di nuovi veicoli elettrici sono terminati nel giro di poche ore. Gli oltre 200 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli dotati di propulsori elettrici sarebbero stati esauriti nel giro di sole 9 ore, perlomeno secondo quanto riportato dai riscontri delle prenotazioni gestite dalla piattaforma di Invitalia che ieri mattina, a partire dalle 10:00, ha gestito i flussi di agevolazioni per le auto meno inquinanti. Una condizione che difficilmente ci si sarebbe aspettati, visto che nelle tornate precedenti gli incentivi auto che avevano prodotto i risultati migliori (anche in termini di tempistiche di utilizzo) erano stati quelli destinati ai veicoli endotermici a ridotte emissioni. Il totale si attestava sui 201.042.172 euro, ma emerge qualche dubbio.
Con questa nuova tornata di incentivi auto il Governo ha voluto sostenere le famiglie italiane nell’acquisto di nuovi veicoli più economici, incentivando pure il rinnovo del parco auto attuale; perlomeno secondo quanto dichiarato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il piano del Governo Nazionale prevede un complessivo pari a 1 miliardo di euro, sebbene la piattaforma dedicata ieri metteva a disposizione circa 710 milioni di euro poiché il miliardo stanziato è valido per tutto l’anno; circa 300 milioni di euro erano stati utilizzati da gennaio a giugno.
Tutti i dubbi sulla gestione degli incentivi auto destinati alle elettriche
Emergono però alcuni dubbi sulla gestione dei nuovi incentivi auto. Sebbene l’esaurimento repentino sia stato accolto con molti favori provenienti dalle associazioni di categoria, c’è chi pone qualche dubbio sulla velocità con la quale l’andamento ha stabilito una curva decrescente.
L’UNRAE, per esempio, ci ha tenuto a sottolineare, per bocca del suo presidente Michele Crisci, che il Governo non aveva reso disponibili tutte le risorse stanziate con la nuova fase di incentivi auto lanciata ieri. Secondo l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri mancano più di 178 milioni di euro da distribuire nelle diverse categorie interessate dal bonus. La stessa UNRAE ha pure chiesto di reintegrare i fondi, anche in virtù del rallentamento delle vendite che durante il mese di maggio appena conclusosi hanno registrato un calo del 6,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Anche il direttore di Quattroruote, Gian Luca Pellegrini, ha avanzato più di qualche dubbio ipotizzando che a beneficiare degli incentivi non siano stati né aziende né tantomeno i privati. Pellegrini ipotizza infatti che i maggiori benefici siano ricaduti nelle società di noleggio; “lo sapremo per certo fra 270 giorni, il tempo che lo Stato concede per l’immatricolazione”, scrive su LinkedIn. Difatti le prenotazioni attuali verranno confermate dalle effettive consegne che devono avvenire entro nove mesi; superando questo limite l’incentivo auto applicato viene meno.