Stellantis secondo molti in Italia è sempre più francese ma in realtà anche in Francia sembrano crescere i malumori verso il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA e guidato a livello globale dal suo numero uno il CEO Carlos Tavares.
Aumentano le proteste in Francia contro il gruppo Stellantis e il suo CEO Carlos Tavares
Le manifestazioni di dissenso, riportate dal giornale La voix du Nord in seguito all’azione sindacale della Cgt davanti alla Gigafactory di Douvrin, inaugurata nel maggio 2023, rappresentano un’ulteriore espressione di insoddisfazione tra i lavoratori. Questo evento segue la sospensione delle attività nella fabbrica tedesca e il posticipo dell’apertura della struttura italiana di Termoli.
Il malcontento si fa sentire anche in Francia, dove a Carlos Tavares viene contestata la sua preferenza per i Paesi dove la produzione è più economica e i margini di profitto più ampi. “Il CEO di Stellantis intende demolire l’industria automobilistica francese per incrementare i profitti e favorire gli azionisti; è necessaria una mobilitazione collettiva per lanciare questa controffensiva”, sono le dichiarazioni di un rappresentante sindacale citate dal giornale.
Il numero uno di Stellantis, noto anche come “Signor 100mila euro al giorno” per il suo elevato stipendio annuale, ha preso la decisione di spostare le operazioni di Aulnay-sous-Bois, dove i lavoratori sono in presidio dal mese di aprile, verso la Turchia. “Oggi tocca a noi, domani potrebbe essere il turno di Poissy, Hordain, Douvrin”, è l’avvertimento che è stato espresso dai sindacati.
Dunque non solo in Italia ma anche in Francia critiche e polemiche verso il gruppo Stellantis non mancano. L’azienda italo francese da questo punto di vista vive un periodo piuttosto turbolento che spera di mettere da parte al più presto possibile per riprendere slancio in vista del raggiungimento di importanti traguardi.