Stellantis vuole introdurre rapidamente i propulsori Bio-Hybrid e lo vuole fare nel più breve tempo possibile. Stiamo parlando di un’operazione che è in corso in Brasile e dovrebbe concretizzarsi entro il 2024. E la scelta del gruppo ricade su quattro modelli, iniziali, che verranno elettrificati entro quest’anno sono già stati annunciati: si tratta di Fiat Pulse, Fastback e, soprattutto, i due SUV fuoristrada Jeep Compass e Commander.
Compass Bio-Hybrid e Commander Bio-Hybrid avranno un sistema microibrido più avanzato da 48 V (non da 12 V come gli altri due modelli Fiat). Il sistema sarà capace di emulare un ibrido full flex (HEV) simile a quello del concorrente diretta, la Toyota Corolla Cross.
Durante la presentazione delle piattaforme Bio-Hybrid, nel luglio dello scorso anno, il team di ingegneri di Stellantis ha descritto la tecnologia Bio-Hybrid e-DCT come micro-ibrida o MHEV, generando non poca confusione tra i giornalisti. Anche se il sistema è stato spiegato come un “full hybrid” (HEV), con la possibilità di azionare le ruote con il motore elettrico, non è del tutto così.
I nuovi Compass e Commander Bio-Hybrid e-DCT saranno micro-ibridi flex a 48 V con un motore elettrico più potente rispetto al sistema quello di Pulse e Fastback. Non si tratta di veri e propri ibridi completi (HEV), poiché il motore elettrico è meno potente e aziona le ruote solo in momenti specifici. Dunque, come funziona?
Il motore 1.3 GSE turbo flex, che produce 180 cavalli a benzina e 185 cavalli a etanolo, è affiancato da un motore elettrico di circa 30 cavalli, meno della metà dei 72 cavalli della Corolla Cross. Il tutto è abbinato a un cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti. Il propulsore è collegato a un motorino di avviamento da 48 Volt. Le batterie agli ioni di litio, con una capacità di 0,9 kWh, sono posizionate sotto il sedile del conducente. L’intero sistema aggiunge circa 60 kg al peso dei SUV.
Con questo “pacchetto” micro-ibrido, Compass e Commander Bio-Hybrid possono essere guidati in modalità completamente elettrica in sole due situazioni specifiche: durante le manovre di parcheggio e in caso di ingorghi. Il sistema consente ai veicoli di percorrere fino a 1 km in modalità elettrica con il motore a combustione spento, a velocità massima di 30 km/h.
Nei due SUV, e nel sistema BIO-Hybrid è presente anche la frenata rigenerativa, che aiuta a ricaricare le batterie. Questo consente a Jeep di offrire un’esperienza di guida elettrica che entra in competizione con altri ibridi. Le versioni Bio-Hybrid e-DCT, secondo fonti interne all’azienda, permetteranno a Compass e Commander flex di essere tra il 7% e il 20% più efficienti, con un consumo di circa 12 km/l in città con benzina. Oltre a questo sistema, però, Stellantis non prevede versioni ibride plug-in (PHEV) per i due SUV. Forse si dovrà aspettare la nuova generazione della Compass.