La 1000 Miglia 2024 si è chiusa col successo di un’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport del 1926, portata in gara da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, per il team Villa Trasqua. Una vittoria relativamente fluida per i due, che non hanno faticato troppo a gestire la leadership, guadagnata sin dalle prime battute. Dietro di loro, in piazza d’onore, sono giunti Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli, su Lancia Lambda Casaro. Terzo posto al traguardo per un’altra Alfa Romeo 6C 1750, gestita da Aliverti e Valente. Per la casa del “biscione” una performance da incorniciare, che continua la scia positiva del marchio nella rievocazione storica della mitica “Freccia Rossa”, considerata da Enzo Ferrari “la corsa più bella del mondo”.
La 1000 Miglia, giunta alla 42esima edizione, ha offerto ancora una volta uno spettacolo straordinario ai protagonisti e al pubblico presente lungo il percorso da Brescia a Roma e ritorno. Alla fine, come dicevamo, il successo è andato all’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport del 1929 condotta da Vesco e Salvinelli, che hanno tagliato per primi la linea del traguardo, all’altezza dei giardini del Rebuffone di Viale Venezia, tradizionale punto di partenza e arrivo della gara. Oggi questa si svolge con la formula della regolarità e celebra i fasti della storica sfida di velocità andata in scena fino al 1957, quando un drammatico incidente portò alla sua soppressione.
Le auto storiche protagoniste della rievocazione, per essere eleggibili, devono avere determinate caratteristiche ed appartenere al periodo produttivo fra il 1927 e il 1957. Il modello che ha vinto la sfida del 2024 rientra perfettamente nei parametri di selezione. Quella guadagnata ieri dall’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport è l’ennesima vittoria del costruttore milanese alla 1000 Miglia. Un sigillo che conferma un legame strettissimo con la corsa bresciana, ricca di fascino, stile e avventura. Il terzo posto conquistato al traguardo da un altro esemplare dello stesso genere rafforza la soddisfazione. Hanno portato a termine la gara anche i due “biscioni” schierati dal team ufficiale Alfa Romeo, grazie anche al supporto costante dello staff Heritage di Stellantis.
Stiamo parlando della 1900 Sport Spider del 1954, affidata a Nicola Larini (ex F1 e campione del mondo nel DTM), e della 1900C Super Sprint del 1956, gestita da Andrea Farina e Davide Cironi. Si tratta di due mezzi solitamente custoditi presso il Museo Alfa Romeo di Arese e che lungo il percorso hanno richiamato molta attenzione da parte del pubblico, complice anche la fama degli equipaggi. Forte, come sempre, l’abbraccio degli appassionati, presenti su tutto l’asse del tour che, partendo da Brescia, ha toccato Torino, Genova, Viareggio, Roma, Siena, Ferrara e il Lago di Garda, prima della tradizionale passerella in Viale Venezia a Brescia, dove tutto è iniziato nel lontano 1927. In totale più di 400 auto storiche sono state scelte per affrontare gli oltre 2000 chilometri di percorso fra le bellezze dell’Italia, di cui l’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport vincitrice è una splendida espressione…a quattro ruote.