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Ferrari: sarebbero due le elettriche sulle quali si lavora a Maranello

Con l’apertura del nuovo e-building, Ferrari avrà a disposizione una nuova linea di assemblaggio aggiuntiva per la produzione

Ferrari Monza SP1
Foto da profilo Facebook Musei Ferrari

Con l’approssimarsi della data di inaugurazione del nuovo e-building di casa Ferrari, prevista appunto per il prossimo 21 giugno alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, emergono altre indiscrezioni; la struttura sarà infatti al centro della produzione dei nuovi veicoli elettrici del Costruttore del Cavallino Rampante.

Secondo quanto è emerso in queste ore, perlomeno sulla base di quanto riportato da Reuters, sarebbero almeno due le elettriche sulle quali Ferrari sta già lavorando. Emerge inoltre un primo range di prezzo relativo alla prima auto elettrica mai prodotta a Maranello, un dato che dovrebbe essere nell’ordine dei 500.000 euro almeno secondo quanto ammesso a Reuters da fonti vicine al costruttore. L’avvio dei lavori sulle elettriche a marchio Ferrari fornirebbe anche un impulso sui livelli produttivi fino a un terzo rispetto al complessivo attuale. Come è noto, a Maranello sono pronti a introdurre sul mercato la prima elettrica a marchio Ferrari già entro la fine del 2025.

Ferrari approda in un mercato ancora condizionato da alti e bassi

Se il prezzo di approdo alla gamma della prima elettrica Ferrari fosse effettivamente quello emerso dalle indiscrezioni di Reuters, allora il costruttore di Maranello si attende una certa fiducia da parte dei suoi utenti più affezionati che siano pronti a sborsare oltre 500.000 euro per la prima elettrica mai realizzata. Tale condizione si inserisce in un contesto di mercato condizionato da alti e bassi in cui i prezzi delle elettriche risultano fortemente condizionati da molteplici fattori. Ne deriva che il prezzo ovviamente non include caratterizzazioni specifiche e possibilità di personalizzazione che su una Ferrari significano introdurre aggravi nell’ordine del 15 o 20%. Inoltre il prezzo indicato da Reuters introdurrebbe un dato di molto superiore rispetto al prezzo medio di vendita per una Ferrari, durante il primo trimestre di questo 2024, che è stato pari (extra compresi) a circa 350.000 euro.

Il nuovo e-building, che sarà inaugurato fra due giorni, rappresenta quindi un passaggio importante nella gestione delle vendite totali. Se a fine 2023 Ferrari aveva consegnato circa 14.000 veicoli, con l’avvio delle vendite dei nuovi modelli elettrici la volontà è quella di salire fino a circa 20.000 unità vendute ogni anno complessivamente.

Benedetto Vigna
Benedetto Vigna | Foto di Mattia Balsamini

All’orizzonte c’è già un secondo modello elettrico sul quale si sta lavorando

Con l’apertura del nuovo e-building, Ferrari avrà a disposizione una nuova linea di assemblaggio aggiuntiva per la produzione di veicoli a Maranello. Una soluzione per migliorare i livelli produttivi in tema di ibride, endotermiche e quindi elettriche; lo stabilimento servirà anche a produrre componenti per le prossime ibride e per le stesse elettriche, fornendo una base importante nella ricerca e sviluppo che va verso questa direzione. Il nuovo e-building, secondo quanto riportato ancora da Reuters, risulterà pienamente operativo entro tre o quattro mesi. “Il nuovo stabilimento ci garantirà flessibilità e capacità tecnica superiori alle nostre esigenze per i prossimi anni”, aveva ammesso a tal proposito il CEO di Ferrari Benedetto Vigna.

Reuters è stata anche in grado di ammettere che in Ferrari esiste già un secondo modello elettrico in fase di sviluppo, sebbene si trovi ancora in una prima fase iniziale. Una possibilità che ancora potrebbe risultare in fase di successiva valutazione visto che pare a Maranello non vogliano aumentare la produzione complessiva fino a 20.000 veicoli l’anno, perlomeno nel breve termine.

Un prezzo di approdo nell’ordine dei 500.000 euro per la prima Ferrari elettrica risulterebbe tale, secondo gli analisti, per aiutare a preservare i margini, in modo quindi da compensare lo sviluppo delle nuove tecnologie e la necessità di acquistare prodotti da altri fornitori.