Per chi ama le auto storiche e, più in generale, i mezzi a quattro ruote, la Ferrari 365 GTS/4 “Daytona Spider” è un oggetto da sogno, che tutti vorrebbero in garage. Purtroppo il privilegio del possesso è riservato a pochi eletti, dalle finanze molto robuste. Ogni tanto qualche esemplare della specie finisce in vendita ed è corsa all’acquisto. Sarà così anche per quello del 1971 proposto da Sotheby’s Sealed, a fine giugno a Boston.
In questa veste la vettura prese forma in soli 121 esemplari, 9 dei quali in tinta Argento Metallizzato, con specifiche statunitensi, come quello proposto alla tentazione dei potenziali acquirenti. La Ferrari 365 GTS/4 Daytona Spider in esame, con telaio numero 14779, ha vinto, in passato, il Platinum Award del FCA. Recentemente è stata riverniciata ed ha ottenuto una rinfrescata a cura di specialisti del marchio. Il modello è appartenuto in passato al regista Sydney Pollack, vincitore di 2 Premi Oscar. Oggi è in eccellente forma.
Da quanto si legge nella scheda descrittiva, l’auto ha numeri corrispondenti e conserva il motore e il cambio originali. Questa è la 31esima delle 121 “Daytona” Spider costruite dalla casa di Maranello. L’esordio del modello prese forma al Salone di Francoforte del 1969. Notevole l’apprezzamente guadagnato, soprattutto fra i clienti statunitensi. Sotto il lungo cofano anteriore, supportato da un telaio tubolare in acciaio, sprigiona la sua grinta un motore V12 aspirato da 4.4 litri di cilindrata, con 352 cavalli di razza al servizio del piacere.
Come abbiamo riferito in un’altra circostanza, qui le emozioni non derivano soltanto dall’erogazione, ma pure dalle musicalità meccaniche. Le prestazioni sono ancora di alta gamma, con una punta velocistica di 280 km/h. Certo, oggi tante auto sanno fare meglio di lei in accelerazione e nei tempi sul giro in pista, ma il piacere sensoriale regalato da questo pezzo di storia a quattro ruote è di un’altro pianeta, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. Qualcuno potrà assicurarsi il privilegio di viverlo quotidianamente, ma dovrà sborsare una cifra milionaria. Una piccola formalità per i paperoni.
Fonte | Sotheby’s Sealed