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Stellantis: a Cassino crescono le adesioni per lavorare temporaneamente a Sochaux, in Francia

Nei giorni scorsi Stellantis aveva chiesto ad alcuni operai e dipendenti di valutare la possibilità di trasferirsi temporaneamente a Sochaux

Cassino Plant

Sono costretti a cambiare vita, almeno temporaneamente (si spera), alcuni lavoratori dello stabilimento Stellantis di Cassino. Nei giorni scorsi il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA aveva infatti chiesto ad alcuni operai e dipendenti di valutare la possibilità di trasferirsi temporaneamente a Sochaux, in Francia, per continuare a lavorare oppure di accettare la cassa integrazione necessaria per mitigare alle problematiche attuali che caratterizzano le attività produttive di Cassino.

Ora sembra che le adesioni relative alla possibilità di trasferimento in Francia, presso lo stabilimento Peugeot di Sochaux appunto, siano in aumento. La dirigenza aziendale del sito Stellantis in provincia di Frosinone aveva infatti aperto la possibilità di cominciare con le necessarie trasferte in virtù del calo dei valori produttivi che permettono, a Cassino, di lavorare su un singolo turno in regime di solidarietà.

In Francia i livelli produttivi permettono di ragionare su livelli più elevati in termini di manodopera e disponibilità di dipendenti e operai, inoltre Stellantis propone la possibilità di mantenere lo stipendio anche in accordo con una ulteriore indennità giornaliera di 130 euro per le spese di vitto e alloggio.

Sarebbero circa una ventina le adesioni attuali dei dipendenti Stellantis di stanza a Cassino

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, l’adesione iniziale ha visto almeno una decina di operai interessati al trasferimento verso Sochaux. Il quotidiano dice inoltre che anche altri dipendenti starebbero valutando la possibilità di partire lasciando temporaneamente Cassino dove oggi lo stipendio mensile medio si attesta normalmente sui 1.500 euro ovvero meno di 900 euro allo stato attuale. Sempre Il Messaggero riporta che al momento le adesioni alla richiesta di Stellantis risulterebbero una ventina, una condizione che secondo il segretario provinciale della UILM di Frosinone, Gennaro D’Avino, non rappresenta una soluzione utile a rivedere le criticità dello stabilimento di Cassino.

Oggi la produzione di casa Stellantis presso lo stabilimento di Cassino si attesta su circa 220 veicoli prodotti ogni giorno tra Alfa Romeo Giulia e Stelvio e Maserati Grecale, ha ammesso lo stesso D’Avino. Secondo quanto dichiarato dal segretario provinciale della UILM di Frosinone, “durante le ultime settimane si sono verificate alcune difficoltà con i carichi di lavoro che hanno raggiunto livelli insostenibili”. A dicembre dell’anno scorso Stellantis aveva comunicato ai sindacati che con l’imminente processo di elettrificazione, in accordo con le necessarie modifiche da applicare alle linee produttive, “la produzione non poteva superare le 175 unità per ogni turno, secondo una stima di 25 veicoli prodotti ogni ora”, ha aggiunto ancora D’Avino. Di conseguenza, secondo il segretario provinciale della UILM di Frosinone, risulta “paradossale pensare che in fabbrica si aumentano i carichi e i volumi produttivi, mentre gli operai vengono mandati in trasferta in Francia e presso gli altri stabilimenti italiani”.

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