Conosciamo tutti (più o meno) i benefici della globalizzazione, ma sappiamo anche i vari svantaggi, su tutti, il potere nelle mani delle multinazionali private, con la riduzione dei diritti dei lavoratori su tutti. Una crisi in particolare ha reso eloquente un sistema che funziona talvolta malissimo e lo si vede osservando il tessuto economico modenese. Qui, la Maserati, amata casa costruttrice di auto sportive, sta conoscendo un dramma profondo.
Fondata nel 1926 da Ernesto Alfieri Maserati, il Tridente ha conosciuto la gloria della Targa Florio, del Nürburgring, di alcune Mille Miglia e persino della 500 miglia di Indianapolis. La Maserati ha vinto anche numerose gare di Formula 1 avendo alla guida leggende come Fangio, Ascari, Villoresi, per poi passare al Gran Turismo. Nel 1993 il marchio passò al gruppo Fiat e, quindi, dal 2021 è diventata parte del gruppo Stellantis, con sede legale nei Paesi Bassi. Ora, dopo cassa integrazione ed esuberi, sta arrivando una fine molto dolorosa, con l’annuncio della chiusura dell’Innovation Lab a Modena.
L’hub, pensato da Marchionne per progettare la nuova MC20 e la linea di motori elettrici Folgore, quelli pensati non solo per Maserati, ma anche per Alfa Romeo Stelvio, Giulia e Tonale, sta per diventare un luogo abbandonato. Il trasferimento di 400 tecnici altamente qualificati e delle tecnologie del centro tecnico rende evidenti le intenzioni di Stellantis.
Sappiamo come Modena possa essere considerata la “capitale italiana dell’automotive”. La chiusura o il trasferimento all’estero della Maserati significherà perdere un patrimonio di competenze e tradizioni inestimabile.
Un dramma simile accade quando arrivano decisioni prese da manager lontani che considerano un’azienda solo come un ammasso di pacchetti in mano agli azionisti, e non come un tassello di una comunità, di un territorio che ha portato a far crescere l’azienda grazie a un determinato capitale sociale. Non a caso si è iniziato il discorso parlando di globalizzazione, ovvero una cultura che concede massima libertà all’imprenditore a discapito di ogni lavoratore e ogni concezione comunitaria dell’azienda.
Mosse come quella dell’Innovation Lab di Maserati continuano a sottolineare quanto si ignori la difesa del lavoratore al fine di ridurre il costo del lavoro per aumentare i profitti aziendali. Il futuro è meno roseo per Modena e il suo Tridente.