L’interesse in Maghreb da parte di Stellantis non è nuovo, ci sono diversi precedenti, anche recenti, che testimoniano il punto di interesse marocchino. Il mese scorso, in Italia, si è parlato molto, inevitabilmente, dei massicci licenziamenti di Stellantis. Il perché? Perché il gruppo era tornato ad assumere. Incredibilmente, direte. E invece, neanche tanto, dato che si cercavano tecnici e personalità altamente specializzate ma formate e provenienti dai cosiddetti mercati emergenti, tra cui il Marocco.
Al colosso automotive servivano ingegneri che avrebbero seguito il futuro di Stellantis sempre più tecnologico ed elettrificato. I nuovi arruolati del gruppo franco-italiano sono stati “acchiappati” dai paesi in cui il lavoro costa meno. Ma non si tratta solo di ingegneri.
All’inizio dell’anno le risposte sulla produzione in Marocco da parte del CEO Stellantis Carlo Tavares avevano già messo in chiaro la priorità del taglio dei costi. Quando si cercava di capire quanto il gruppo stesse spostando l’attenzione nel Paese nordafricano, da Stellantis si è fatto riferimento a quanto servisse affrontare la competitività cinese in ogni modo. Dichiarava a gennaio lo stesso Tavares: “Se l’Europa terrà aperto il mercato alla Cina, noi dobbiamo affrontare la competitività dei prodotti cinesi, che sono più economici. E per essere competitivi con la Cina bisogna tenere molto bassi i costi”.
Quanto sta diventando terreno di caccia il Marocco? Ebbene, Gotion High-Tech, un gruppo sino-europeo con il Gruppo Volkswagen tra i principali azionisti, ha da poco firmato un accordo da 1,3 miliardi di dollari con il governo marocchino per costruire una Gigafactory che garantirà nel prossimo futuro la produzione di batterie per auto elettriche. Il sito, situato a Kenitra, vicino a Rabat, nel nord-ovest del Marocco, potrebbe iniziare la produzione già nel terzo trimestre del 2026. Gotion prevede anche di aumentare l’investimento fino a 6,5 miliardi di dollari nei prossimi anni. Potrebbe diventare così il primo ecosistema industriale completo per la produzione di batterie elettriche in Marocco.
Anche il primo ministro marocchino, Aziz Akhannouch, ha sottolineato come il Marocco stia diventando un punto di riferimento per gli investitori nel settore automotive. Nel 2023, gli investimenti nel settore automotive in Marocco hanno raggiunto i 14 miliardi di dollari. Quella che vede il Gruppo Volkswagen in prima fila potrebbe essere concretamente la prima gigafactory in Africa.
A maggio 2024, invece, le aziende Hailiang e Shinzoom hanno annunciato l’apertura di nuovi impianti industriali a Tangeri per la produzione di rame e anodi per batterie. Ad aprile, il BTR New Material Group ha otenuto la certezza che realizzerà un impianto di produzione di catodi, sempre a Tangeri. In poche parole, il governo marocchino ha chiaramente dichiarato le sue intenzioni: “Stiamo negoziando con altri produttori, ulteriori investimenti sono in arrivo”, affermano dal governo.