Anche in passato alcune “rosse” sono state portate in contesti ambientali insoliti per le sportive purosangue. È il caso dell’escursione nel Sahara della Ferrari F512 M, ultima discendente della stirpe Testarossa. L’auto del “cavallino rampante” espresse la sua grinta e robustezza su strade sconnesse, tratti sterrati e percorsi sabbiosi, confermando la sua affidabilità in contesti ambientali caldi e impervi. A un certo punto, fu anche costretta ad attraversare il letto di un fiume asciutto e roccioso, per il cedimento di un ponte, che non lasciava alternative a corto/medio raggio.
L’impresa africana fu resa possibile dall’ardimento dei vertici della nota rivista inglese CAR, che affidarono l’auto a un loro tester, per l’insolita avventura, lunga 7500 chilometri. Sono passati quasi 30 anni da quell’esperienza. Era il 1995. Come riferisce il sito ufficiale della casa emiliana, la Ferrari F512 M “completò l’andata e ritorno da Maranello al Marocco senza perdere un colpo”. Nelle strade sterrate e nei tragitti sabbiosi del deserto del Sahara, la “rossa” diede prova di grande consistenza. L’auto, a detta dell’autore del servizio, si mostrò anche molto confortevole sulle lunghe distanze. Nessun segno di cedimento e nessuna avaria lungo il percorso. Una prova, quindi, superata a pieni voti.
Qui le foto Car dell’avventura africana
Ricordiamo che la Ferrari F512 M diede seguito alla stirpe Testarossa, giungendo in listino dopo la 512 TR. Non è entrata nel cuore come le altre, per il look meno riuscito, anche se comunque esaltante, ma vanta una maggiore rarità e un vigore prestazionale più alto delle sorelle. La sua presentazione avvenne al Salone di Parigi del 1994. Qui catalizzò l’interesse del pubblico. Fra le modifiche più vistose apportate all’estetica, i fari anteriori carenati e i gruppi ottici posteriori rotondi e gemellati, senza la copertura con gli iconici listelli delle vetture precedenti della stessa stirpe. Ne deriva uno stile più sfacciato, ma sicuramente meno armonico ed elegante delle altre.
Sotto il cofano posteriore libera la sua forza un motore V12 da 5.0 litri di cilindrata, con angolo di 180 gradi fra le bancate. La potenza massima tocca quota 440 cavalli, per un profilo prestazionale al vertice, testimoniato dall’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.7 secondi e dalla velocità massima di oltre 315 km/h. Fra i progressi messi a segno rispetto alle progenitrici, meritano di essere menzionali: la frenata più sicura e l’ottima maneggevolezza. Il test del Sahara confermò queste doti della Ferrari F512 M che oggi, nelle aste internazionali, suscita un certo interesse.
Fonte | Ferrari