Lo stabilimento di assemblaggio di pickup di Stellantis a Warren negli Stati Uniti sarà ridotto a un turno per tutto il mese di luglio. L’azienda, nel suo impegno ad allineare la produzione alle vendite, ha deciso di ridurre il numero dei turni. Non è certo se verranno aggiunti ulteriori turni dopo luglio. Tuttavia, l’impegno del gruppo automobilistico nel monitorare la domanda e nel prendere decisioni basate su tali informazioni dovrebbe rassicurarci.
Lo stabilimento Stellantis di Warren produrrà auto su un solo turno per tutto luglio
“Stellantis sta modificando il modello operativo presso il suo Warren Truck Assembly Plant per allineare la produzione alle vendite. L’impianto funzionerà su un turno per il mese di luglio. La società continuerà a monitorare la domanda e a prendere le misure necessarie per bilanciare gli inventari”
L’eliminazione del secondo turno potrebbe avere ripercussioni sui posti di lavoro di metà dei 3.700 lavoratori dello stabilimento. I tagli seguono le dichiarazioni del CEO di Stellantis Carlos Tavares a una conferenza degli investitori in Italia il mese scorso, secondo cui “la corsa ai veicoli elettrici è diventata una corsa al taglio dei costi” e che l’approvvigionamento di componenti “si sposterebbe dal mondo occidentale ai paesi con i costi migliori”. Automotive News ha riportato che Tavares ha affermato che almeno due stabilimenti statunitensi “hanno bisogno di una significativa inversione di tendenza, il che potrebbe significare ulteriori tagli di posti di lavoro”.
Lo stop al secondo turno di produzione presso lo stabilimento Stellantis di Warren arriva nel bel mezzo di una crisi crescente nella dirigenza della UAW. A fine maggio, il presidente della UAW Shawn Fain ha rimosso il vicepresidente Rich Boyer dal ruolo di capo del dipartimento Stellantis del sindacato. Boyer era originariamente un membro del comitato della Warren Truck prima di essere eletto come parte della lista di Fain nella prima elezione diretta della UAW. Nel rimuovere Boyer, Fain ha affermato che la sua colpa era quella di non essere riuscito a “respingere” gli attacchi di Stellantis, tra cui il licenziamento di massa di numerosi dipendenti. Nel tentativo di rispondere alle accuse di Fain, Boyer ha rivelato che Fain e il resto della dirigenza della UAW erano ben consapevoli che il contratto avrebbe portato al licenziamento di migliaia di lavoratori interinali.