Le auto italiane di più alto lignaggio sono delle opere d’arte a quattro ruote. Il loro stile, seducente e magnetico, ha senz’altro contribuito alla loro affermazione, fissandole come prove di bellezza nell’immaginario collettivo. Le Ferrari sono delle regine in questo ambito, ma anche altre vetture plasmate dai creativi e dagli artigiani del Belpaese offrono grandi prove di splendore.
Per onorare questa nobile tradizione, a Palazzo Piacentini di Roma, è stata inaugurata ieri la mostra “Gli scultori della velocità. I capolavori dei maestri carrozzieri modenesi”. La rassegna, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con ASI (Automotoclub Storico Italiano) e ModenArt, ha una grande forza attrattiva.
Anche se mancano le auto vere, le illustrazioni sono di altissimo livello. In vetrina ben sette sculture di alluminio, ferro e legno, che interpretano altrettanti modelli di auto sportive e da corsa. In rappresentanza del “cavallino rampante”, che monopolizza quasi del tutto la scena, ci sono sculture della Ferrari 750 Monza del 1954, della 250 Testa Rossa del 1957 (carrozzeria e “filone”), della 275 GTB Competizione Speciale del 1965 e della 330 P4 del 1967 (carrozzeria e “filone”).
Sono delle creazioni artistiche di immenso fascino, che celebrano il design e l’estro italiano, miscelati con il sogno e la passione dell’Emilia Romagna, terra di grande amore per la meccanica e i motori. Nella mostra in corso presso la sede del dicastero delle Imprese e del Made in Italy, viene reso un doveroso omaggio allo stile italiano, nel periodo romantico dagli anni 50′ agli anni ’60. Una fase storica molto prolifica, che ha generato diversi capolavori automobilistici.
Parliamo di modelli da corsa in cui l’arte e l’artigianato si sono fusi ai bisogni funzionali, generando delle sculture racing, tradotte in materia dai carrozzieri modenesi che, a colpi di martello, hanno letteralmente scolpito le loro sensuali carrozzerie. Ferrari su tutte. Parliamo di auto non soltanto belle, ma anche vincenti, che hanno scritto la storia del motorsport.
All’inaugurazione della mostra di Palazzo Piacentini sono intervenuti Federico Eichberg (Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Alberto Scuro ( Presidente ASI), Jean Marc Borel (curatore di ModenArt) e Afro Gibellini (maestro carrozziere). Grande l’ammirazione per queste opere scultoree di ModenArt, modellate interamente a mano e senza nessuna verniciatura.
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico dal 4 luglio al 1° settembre, tutti i fine settimana (sabato e domenica), dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Durante la settimana (dal lunedì al venerdì) la mostra sarà visitabile dalle ore 17.00 alle ore 19.00 previa prenotazione alla email prenotazioni.gliscultoridellavelocita@asifed.it
Fonte | ASI e MIMIT