La Ferrari 458 Italia è una delle supercar esteticamente più belle e raffinate dell’era moderna. Come le altre auto del “cavallino rampante” meriterebbe di non essere modificata, neppure con l’aggiunta di un adesivo, tanta è la sua perfezione, ma ci sono alcuni, in giro per il mondo, che non ce la fanno a preservare il loro sublime fascino, danneggiandolo con tuning più o meno esasperati. Quello di cui ci occupiamo oggi appartiene alla specie.
Pur essendo meno radicale rispetto ad altri, conferisce una veste estetica che sporca pesantemente la purezza espressiva dello stile di Pininfarina. Di pessimo gusto la livrea, che profuma di trash, a chilometri di distanza. La parte anteriore è stata trattata con assoluto spregio dei canoni estetici. Qui l’eleganza sportiva ha lasciato spazio ad alchimie espressive da periferia urbana, che richiamano quelle di alcune stazioni ferroviarie.
Le decalcomanie nere sul cofano e quelle sugli specchietti retrovisori si combinano con un enorme logo anteriore, in una trama di pessimo gusto, lontana anni luce dai canoni della bellezza tracciati dalla casa di Maranello nel corso della sua lunga e prestigiosa storia. Gli accenti verde lime sulla bocca frontale e sugli sfoghi d’aria nei passaruota appesantiscono enormemente la tela estetica, rendendo fastidiosa la visione.
Questa stravagante Ferrari 458 Italia viene violentata da un kit aftermarket di taglio racing, forse nocivo anche sul piano del bilanciamento aerodinamico ma sicuramente sgradevole sul fronte meramente estetico. Non sappiamo chi sia stato l’autore del tuning illustrato nelle foto, condivise su Instagram da daworst.spec, ma è evidente quanto sarebbe stato preferibile un suo sfogo creativo su un modello di lignaggio decisamente minore rispetto a una supercar del “cavallino rampante”.
I colleghi di Autoevolution, che hanno rinvenuto in rete questo tuning decisamente kitsch, si aspettavano che almeno le ruote sfuggissero all’onda del cambiamento, ma pure i cerchi sono stati sostituiti, guadagnando un nuovo look e una stravagante miscela cromatica, giusto per mettere il sigillo alla negatività dell’opera di revisione. Probabile che anche l’abitacolo sia stato sottoposto a modifiche radicali, ma non abbiamo elementi fotografici che diano contezza all’ipotesi. Per fortuna le modifiche sembrano reversibili. Questo ci fa tirare un piccolissimo respiro di sollievo, ma vorremmo che il proprietario della Ferrari 458 Italia in esame tornasse subito sui suoi passi, riportando l’auto alle condizioni iniziali.
Fonte | Autoevolution