La collaborazione con Stellantis “ci consentirà di assumere una posizione di leadership e avanzare più velocemente rispetto ad altri produttori cinesi” ha dichiarato il CEO di Leapmotor Zhu Jiangming. E sui suoi veicoli elettrici potrebbe non avere torto nel giro di pochi anni.
Il marchio cinese commercializza prodotti promettenti come il crossover C10, disponibile in Cina al corrispettivo di 19.100 dollari, un veicolo dall’autonomia di 530 km. Ma, lo sappiamo, il marchio cinese Leapmotor è poco noto fuori dai confini nazionali e persino in patria. BYD e Tesla mettono in ombra qualunque altro veicolo elettrico.
Zhu Jiangming, co-fondatore e CEO di Leapmotor, prevede che la situazione cambierà proprio grazie a Stellantis, capace di portare i veicoli elettrici di Leapmotor su scala mondiale. “Il motivo iniziale per avviare le attività di Leapmotor era che la transizione dai motori a combustione interna ai veicoli elettrici rappresenta un’opportunità straordinaria” ha affermato Zhu. Quanto risulta importante l’ingresso di Stellantis in Leapmotor?
Fondata nel 2015, Zhejiang Leapmotor ha consegnato poco più di 33mila veicoli nel primo trimestre, una cifra esigua rispetto ai 624mila di BYD e ai 1,33 milioni di Stellantis. Al momento, il marchio risulta tra i principali emergenti cinesi nel settore, insieme a Li, Aito (di Huawei) e Nio. Stellantis è attratta dal know-how tecnologico di Leapmotor, che consente di offrire veicoli elettrici economici ma ricchi di funzionalità. “Io e il mio team siamo esperti nella tecnologia dei sistemi elettrici,” ha spiegato Zhu, descrivendo la sua esperienza acquisita lavorando per Motorola prima di fondare l’azienda di telecamere di sorveglianza Zhejiang Dahua.
I componenti elettrici principali in Leapmotor sono prodotti internamente togliendo di mezzo fornitori esterni e risparmiando su diversi costi. Questo rende il marchio uno dei pochi produttori cinesi di veicoli elettrici altamente integrati verticalmente. Tali capacità hanno attratto Stellantis a proporre la partnership da 1,5 miliardi di euro per la quota del 21% in Leapmotor.
La collaborazione ha portato già alla vendita del compatto T03 e del SUV C10 in nove paesi europei. Anche altri stabilimenti Stellantis, inclusi quelli in Francia e Italia, sono in considerazione per la fase di assemblaggio per il marchio cinese. Non è tutto rose e fiori, specie dopo le misure europee proprio contro le auto elettriche cinesi.
L’Ue ha recentemente imposto dazi fino al 48% sui veicoli elettrici cinesi, mentre gli Stati Uniti hanno applicato una tassazione del 100%. Anche il Canada ha dichiarato il mese scorso di star valutando l’imposizione di dazi. Tutte misure che vogliono punire il vantaggio “scorretto” delle aziende cinesi. Da Leapmotor, aiutata anche lei dal supporto dal governo cinese, la risposta è chiara: “l’industria dei veicoli elettrici in Cina si è sviluppata grazie a una guida costante che ha fatto capire a molti che questa è la direzione del futuro, così tutti stanno lavorando verso questo obiettivo”, ha concluso Zhu Jiangming.