La telenovela tra governo italiano e Stellantis non è finita, e probabilmente non finirà nel corso dei prossimi anni. È evidente come il governo italiano abbia perso fiducia nelle parole e nella gestione di Carlos Tavares. Anche se il CEO di Stellantis ha continuato a dichiarare che l’Italia è centrale nella strategia del gruppo italo-francese, con al suo interno marchi come Fiat, Alfa Romeo e Lancia, non sembra esserci amore e accordo da diversi mesi.
“L’Italia è uno dei tre pilastri di Stellantis nel mondo, insieme a Francia e Stati Uniti. E resterà tale,” ha dichiarato al Sole 24 Ore il manager portoghese pochi mesi fa. Dai dati della Fim-Cisl emerge un calo nella produzione della multinazionale in Italia nei primi sei mesi del 2024. Si prevede che la produzione annuale si attesterà intorno alle 500.000 unità, lontana dall’obiettivo di un milione, obiettivo che era addirittura aumentato a 1,3 milioni, come richiesto dal governo.
La produzione della Fiat 500 in Algeria, della Grande Panda in Serbia e della Topolino in Marocco rende le previsioni non discostabili di molto da questo evidente calo a livello nazionale. Secondo il Sole 24 Ore, il ministero di Adolfo Urso starebbe lavorando a una strategia che possa invece portare in patria gli investitori cinesi. L’offerta potrebbe basarsi su marchi come Innocenti e Autobianchi, attualmente di proprietà di Stellantis.
Di certo Innocenti e Autobianchi non hanno l’appeal di Ferrari o Maserati, ma il governo di Giorgia Meloni spera che il “brand” made in Italy li renda attraenti agli occhi dei cinesi. Anche se sembra un’idea un po’ strampalata, la proposta di cui parla il Sole sembra fondata, anche se la sua realizzazione è quanto mai incerta.
Il governo italiano ha utilizzato la normativa sull’italian sounding per proteggere indicazioni geografiche nei prodotti manifatturieri contro Stellantis, come nel caso dell’Alfa Romeo Milano prodotta in Polonia, diventata Junior, e del tricolore rimosso dalle Fiat 600 polacche prodotte a Tychy. Questi episodi hanno deteriorato, e molto, i rapporti tra l’esecutivo e Stellantis. Stuzzica, a questo punto, l’idea di utilizzare la normativa sui “marchi storici inutilizzati” per sottrarre a Stellantis Innocenti e Autobianchi.
Il piano del governo sarebbe quello di utilizzare queste norme per acquisire i marchi e poi venderli ai cinesi. Al momento non ci sarebbero mosse o risultati concreti. Il Mimit guidato da Urso avrebbe, però, già avviato il processo. Secondo il Sole, il ministero avrebbe richiesto e ottenuto la registrazione dei marchi Innocenti e Autobianchi, non più rinnovati da FCA Italy o Fiat Group Automobiles, con nuove caratteristiche grafiche. Con tutta probabilità il gruppo italo-francese ha già mobilitato un team legale per andare contro l’iniziativa capitolina che vuole reclamare i marchi Innocenti e Autobianchi.