La Fiat Punto Cabrio compie 30 anni. Il suo debutto in società avvenne nel 1994, per offrire una versione scoperta alla celebre utilitaria italiana presentata l’anno prima. Gradevole il trattamento stilistico dell’auto, derivata da quella di Giugiaro.
La trasformazione avvenne a cura di Bertone, autore di una riuscita opera di adattamento alla nuova natura en plein air del mezzo. Oltre che per il taglio del tetto, questa creatura si distingueva dalle altre della stessa famiglia per il diverso taglio dei gruppi ottici posteriori, ora a sviluppo orizzontale.
Bertone si occupò della produzione della vettura, nei suoi stabilimenti. La spinta era inizialmente affidata a un motore a benzina da 1.2 litri di cilindrata, con 60 cavalli all’attivo, e a un motore a benzina da 1.6 litri, con 88 cavalli all’attivo. Nel 1987 giunse una nuova unità propulsiva da 1.2 litri a 16 valvole, in grado di sviluppare una potenza massima di 86 cavalli.
In un certo senso, la Fiat Punto Cabrio poteva essere considerata un’auto di nicchia, capace di far sognare quanti non potevano permettersi cifre stellari per un acquisto del genere. Il prezzo di listino, infatti, la rendeva accessibile a un gran numero di persone.
Ovviamente, chi aveva famiglia, la scartava a favore della versione chiusa, più pratica e funzionale, ma come seconda auto questa era preferibile, per le emozioni aggiuntive che sapeva regalare a cielo aperto, meteo permettendo.
Possiamo dire che la Fiat Punto Cabrio faceva vivere in scala le emozioni della Dolce Vita. Il suo ciclo commerciale si chiuse con l’arrivo della seconda generazione dell’utilitaria torinese, non più riproposta in versione scoperta. Oggi il modello suscita una certa dose di nostalgia, perché aveva un buon livello di fascino. Come dicevamo, questa interpretazione en plein air era derivata dalla prima serie della Punto (1993-1999), incoronata Auto dell’Anno nel 1995. Questo modello fu il frutto di una scommessa vinta dai vertici della casa torinese. Nata per prendere il posto della Uno, ne proseguì il successo, continuando ad essere la dominatrice, in Italia, del segmento B.