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Stellantis: battaglia a colpi di ricorsi con la Baomarc

La situazione certifica le problematiche fra Stellantis e parti dell’indotto e ha per protagonista la Baomarc Automotive Solutions Spa

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Finisce in tribunale la diatriba fra Stellantis e un suo storico fornitore dell’indotto torinese, condizione che certifica le difficoltà di un comparto che a Torino non riesce più a mettere in atto i numeri degli anni d’oro. È quindi una vera e propria battaglia che mette al centro continui ricorsi in tribunale a Torino, ovvero una situazione che certifica le problematiche fra Stellantis e parti dell’indotto; parliamo delle questioni in essere fra il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA e la Baomarc Automotive Solutions Spa, un tempo torinese e oggi di proprietà cinese, fornitrice storica di componenti destinate al Ducato. La Baomarc Automotive Solutions Spa era stata convocata in tribunale da Stellantis per aver interrotto le forniture presso lo stabilimento di Atessa, lo scorso dicembre, e poi anche a Melfi e Pomigliano d’Arco.

Secondo il Gruppo automobilistico si tratterebbe di un vero e proprio ricatto, quello confezionato proprio dalla Baomarc Automotive Solutions Spa ovvero una misura estrema secondo il fornitore che lamenta il fatto di aver chiesto molte volte di adeguare e aggiornare i prezzi delle proprie forniture rispetto all’accordo dell’ormai preistorico 2002.

Il fatturato di Baomarc Automotive Solutions Spa dipende fortemente da Stellantis

La Baomarc Automotive Solutions Spa è stata fondata quarant’anni fa e produce strumenti e presse utili allo stampaggio industriale. Oggi parliamo di un’azienda facente parte del gruppo cinese Baowu capace di dare lavoro a 334 dipendenti, suddivisi in diverse sedi compresa quella di Atessa dove Stellantis produce i veicoli commerciali proposti dai diversi marchi del Gruppo. Bisogna dire che ben l’80% del fatturato di Baomarc Automotive Solutions Spa dipende da Stellantis.

Ora il fornitore accusa Stellantis di non aver mai adeguato i prezzi in 22 anni di contratto fra le parti, malgrado l’aumento dei costi produttivi dei differenti componenti, dell’alluminio, ma anche di trasporti ed energia. Secondo Baomarc, Stellantis a dicembre avrebbe chiesto altri sconti sulle forniture. In virtù di tali considerazioni, nei mesi scorsi Baomarc aveva deciso di interrompere le forniture destinate al sito Stellantis di Atessa introducendo un vero e proprio blocco ai livelli produttivi. Le interruzioni delle forniture, comunicate con congruo preavviso, sono la naturale conseguenza di non potere produrre in perdita a fronte dell’assoluta indisponibilità di Stellantis verso qualsiasi ragionevole e congrua soluzione”, si leggeva in una nota del fornitore emersa a suo tempo, aggiungendo anche che in questi anni Baowu “ha sostenuto la società con oltre 30 milioni di aumenti di capitale strumentali a sopperire alle perdite commerciali causate da Stellantis”.

Stellantis Atessa

Lo scorso 3 maggio un’ordinanza del Tribunale di Torino accoglieva, almeno parzialmente, le ragioni della Baomarc ritenendo “abusiva” la condotta di Stellantis volta a mantenere le condizioni contrattuali risalenti al 2002 nonostante queste siano diventate particolarmente gravose per Baomarc. Il Tribunale obbligava anche Stellantis a nominare una figura specifica per contrattare i prezzi delle forniture, obbligo poi annullato da una nuova ordinanza, di fine giugno, che accoglieva il ricorso di Stellantis. Quindi il Gruppo portava a casa una vittoria sul piano legale, sebbene su quello industriale la battaglia sembra ancora non essersi conclusa.