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Stellantis: presto un’azione legale belga contro i problemi dell’AdBlue

Sembrano non placarsi le azioni legali contro Stellantis, ora che un’associazione di consumatori guarda alle problematiche dell’AdBlue

le prospettive di Stellantis secondo il Manager Italia

Sembrano non volersi fermare le azioni legali contro Stellantis, ora che anche un’associazione belga di consumatori, la Test-Achats, sta tenendo in considerazione la volontà di mettere in pratica una legata alle problematiche dell’AdBlue in relazione ai propulsori alimentati da carburanti diesel. Condizione che succede alle questioni legate allo scandalo degli airbag Takata e a quelle relative al propulsore 1.2 PureTech.

Come è noto nel tempo le emissioni prodotte dai propulsori diesel, inizialmente particolarmente inquinanti, sono state riviste al ribasso grazie all’introduzione di sistemi sempre più avanzati per la gestione delle emissioni nocive. Condizioni che però hanno contribuito a far lievitare i prezzi e, molte volte, a causare più di qualche problema in tema di affidabilità. Fra le problematiche maggiori, sollevate da numeri sempre crescenti di utenti, c’è la sempre più spinosa questione legata all’AdBlue ovvero l’additivo a base di urea che aiuta a combattere gli ossidi di azoto. Una condizione che ora coinvolge anche Stellantis.

Già alla fine dell’anno scorso l’associazione dei consumatori belga Test-Achats aveva lanciato un appello per incoraggiare i proprietari di veicoli diesel a segnalare inconvenienti relativi all’adozione del noto additivo; da quel momento i reclami ricevuti sono stati oltre 3.000. Almeno il 90% di questi era relativo a veicoli di marchi del Gruppo Stellantis. Sebbene siano già state avanzate trattative fra la stessa Stellantis e l’associazione dei consumatori citata, non è stato possibile ancora a trovare un terreno comune; di conseguenza si prospetta la necessità di un’azione legale vera e propria.

Per Stellantis non è la prima volta trovarsi davanti a problematiche con i suoi clienti

I proprietari di veicoli dei marchi Stellantis si stanno sempre più abituando a condizioni di questo tipo; si pensi infatti alle già citati problematiche legate al 1.2 PureTech e quelle relative agli airbag Takata delle Citroen C3 e DS3 (ma anche ad altri modelli di Stellantis). La Test­-Achats guarda anche al nostro Paese dove alla fine dell’anno scorso era stato raggiunto un accordo proprio fra Stellantis e le associazioni dei consumatori, oltre che col Garante della Concorrenza; in questo caso il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA si impegnava a coprire i costi dei prezzi di ricambio interamente. Di conseguenza l’associazione di consumatori belga desidera ora il medesimo trattamento adoperato già in Italia, condizione che non ha ricevuto riscontri positivi da Stellantis motivo per il quale la Test-Achats valuta un’azione legale collettiva. In Francia, l’associazione UFC-Que Choisir ha contattato la Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi (DGCCRF) nel luglio 2023 su questo stesso argomento ricevendo 1.700 reclami, con un esborso fino a 3.100 euro. Non tutti però erano mirati solo a veicoli di marchi di casa Stellantis, sebbene approcci di questo tipo hanno prodotto risultati soddisfacenti soltanto da noi in Italia.

AdBlue
AdBlue

Anche se Stellantis copre il 100% dei serbatoi destinati all’AdBlue difettosi sui veicoli con meno di cinque anni di età a partire dal 13 febbraio 2023, in Francia, nonché il modulo della pompa AdBlue entro il limite di 150.000 km percorsi, questo gesto è considerato insufficiente. Solo la parte infatti viene coperta, mentre la manodopera rimane esclusa e può risultare particolarmente costosa. Inoltre, altri componenti possono far apparire un messaggio di avviso con costi a volte anche maggiori.

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