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L’industria dell’auto non sta bene, le dichiarazioni di Stellantis raccontano un intero settore

“L’industria automobilistica è in tumulto”, ha esordito il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, all’inizio della sua intervista a Bloomberg.

L'industria dell'auto non sta bene, le dichiarazioni di Stellantis

Non capita proprio tutti i giorni (o tutti gli anni) di sentire un amministratore delegato che parla in modo così diretto della situazione frustrante del proprio settore. “L’industria automobilistica è in tumulto”, ha esordito il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, all’inizio della sua intervista a Bloomberg pochi giorni fa. “Guardando i risultati, tutti stanno percorrendo la stessa strada”, afferma, ma questa direzione, in effetti, è quasi per tutti inevitabilmente in declino.

In effetti, andando a considerare i recenti dati finanziari di quattro principali case automobilistiche non si può dire diversamente. Renault ha riportato un calo del 35% nell’utile netto del primo semestre, Ford, che molti investitori pensavano avrebbe superato le previsioni, ha deluso su tutti i fronti. Il titolo è sceso anche del 18%. Nissan ha registrato una sorprendente diminuzione dell’utile trimestrale, con le azioni che sono scese al minimo degli ultimi 15 mesi. Stellantis ha seguito le aspettative per l’utile netto (in calo del 48%), il flusso di cassa libero industriale (negativo per 392 milioni di euro) e il fatturato netto (in calo del 14%).

L'industria dell'auto non sta bene, le dichiarazioni di Stellantis

Chi sta emergendo? Hyundai ha sfidato la tendenza negativa ma solo grazie alle forti vendite di veicoli ibridi. L’altra formula vincente è quella di Lamborghini, che sfida la crisi dell’industria automobilistica, ma stiamo raccontando quasi un altro settore. Xiaomi, intanto, ha acquisito un sito da 116 milioni di dollari a Pechino per espandere la produzione di veicoli elettrici. Ma cosa significa tutto questo per il futuro del settore?

Impossibile ignorare anche la fatica che si respira lungo tutta la filiera dell’industria automobilistica. Michelin ha segnalato che la “difficile situazione economica” in Europa sta riducendo la domanda di pneumatici. STMicroelectronics (grande azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici), inoltre, ha ridotto le previsioni di fatturato annuale per il secondo trimestre consecutivo.

L'industria dell'auto non sta bene, le dichiarazioni di Stellantis

Afferma il CEO Stellantis nell’intervista, rispondendo alla situazione complessiva dei marchi occidentali: “Andiamo nella stessa direzione e per il momento ma siamo sotto pressione […] i marchi sono più forti dei regimi politici e possono attraversare le guerre, sopravvivere e migliorare, ma non c’è tabù nell’ammettere che non sono in grado di monetizzare il valore che rappresentano. […] È vero che il mercato è in subbuglio ed è vero che la transizione che noi che stiamo attraversando è estremamente impegnativa e questo è un primo ostacolo. Ci saranno sicuramente altri ostacoli e questo momento durerà per alcuni anni. […] La riduzione dei costi non sta più diventando difficile e, come sapete, abbiamo lavorato duramente per ridurre i costi e per molti anni non siamo stati così popolari, ma ora tutti riconoscono che i clienti vogliono prima di tutto la convenienza”.

A proposito di concorrenza e di “tutela” dei marchi interni al gruppo Stellantis, Tavares afferma: “In questo momento la concorrenza più dura è quella con la Cina dove i competitor hanno un vantaggio competitivo del 30% rispetto a noi. Stiamo lavorando duramente per recuperare quel 30% di competitività dei costi ed è positivo per un’azienda come la nostra competere con un paese dalla concorrenza così aspra, perché ci tiene svegli, ci tiene in vita e dobbiamo correre sempre più velocemente per competere”.