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Tuning sulla Ferrari 456 GT, che riceve un frontale Nissan e un motore Mazda

Sulle Ferrari non andrebbe aggiunto neanche un adesivo, figuriamoci spingersi oltre, molto oltre…

Tuning Ferrari 456 GT

La Ferrari 456 GT è nata nel 1992 ma, pur avendo più di 30 anni di vita sulle spalle, è ancora attuale nello stile. Il merito è di Pietro Camardella, autore del suo design per Pininfarina. Mettere mano su un’auto di tale splendore, trasformandone profondamente la carrozzeria, è qualcosa che sconfina nell’eresia. Nessun appassionato vorrebbe che ciò accadesse, ma nel mondo c’è chi ha un approccio meno religioso alla questione.

È il caso dell’ingegnere neozelandese che ha trapiantato il frontale di una Nissan Silvia S14 sul corpo della coupé emiliana, dopo aver acquistato per pochi soldi un relitto della 2+2 del “cavallino rampante”, privo della parte anteriore e dell’unità propulsiva. L’auto giaceva da 6 anni su un terreno abbandonato. Forse aveva subito un incidente.

Piuttosto che accollarsi un restauro che ripristinasse l’auspicabile originalità, il professionista ha deciso di seguire una strada diversa. Così la straordinaria eleganza sportiva della Ferrari 456 GT è andata a farsi friggere, non solo per la revisione del frontale, ma anche per l’innesto di un gigantesco alettone posteriore, di varie appendici aerodinamiche e di cerchi diversi.

Un ventaglio di modifiche sufficienti a far piangere il cuore dei cultori delle “rosse”, cui si è aggiunta la pugnalata finale: la sostituzione del classico e prestigioso motore V12 con un meno nobile rotativo Mazda 13B. Così l’auto, oltre a perdere lo stile, ha perso l’anima. Possiamo dire che si è al cospetto di un ibrido genetico, capace di confondere e ferire, ma nel mondo c’è chi vede la realtà in modo diverso.

Una cosa dovrebbe mettere tutti d’accordo: l’arte non si tocca…e la Ferrari 456 GT è sicuramente un’opera d’arte a quattro ruote. Nella nuova veste, la (ex) vettura del “cavallino rampante” ha trovato impiego in alcuni eventi, anche di drifting, suscitando grande curiosità. Quest’ultima, però, non misura l’ammirazione, a mio avviso molto bassa, per gli interventi portati in dote dall’esemplare di cui ci siamo occupati nel post, almeno nel giudizio dei veri amanti delle automobili e del gusto creativo. Voi che ne pensate? Sarebbe interessante conoscere il vostro punto di vista sulla questione.

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Image credits: @lord.bemrose/@magnacars

Fonte | Carscoops

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