Stellantis sta seriamente valutando la possibilità di trovare una nuova collocazione per Maserati. Il marchio di lusso è quello evidentemente in difficoltà all’interno del gruppo. I bilanci negativi sono al momento al centro delle riflessioni strategiche. Non si vedeva una situazione simile da tanto tempo.
Natalie Knight, direttore finanziario di Stellantis, ha dichiarato che il gruppo sta esaminando le migliori opzioni per “sistemare” Maserati. Non sembra essere luminoso il futuro del grande marchio, anche viste le precedenti crepe che hanno cominciato a minare la fiducia e le certezze della casa automobilistica italiana.
“Il futuro consiste nel mantenere il massimo valore… Potrebbe arrivare il momento in cui dovremo chiederci quale sia la miglior collocazione per Maserati”, queste le parole di Knight. La situazione di Maserati si è aggravata davvero nel corso del 2023, con un calo delle vendite e una importante difficoltà a riprendersi all’inizio di quest’anno. Per non parlare dei cambiamenti di leadership, ritardi nel lancio di nuovi prodotti e incertezze tecniche sulla piattaforma STLA Large di Stellantis.
Emblematica è stata l’assenza di Maserati allo Stellantis Investor Day 2024, l’unico marchio non rappresentato. Quali sono le opzioni principali per il gruppo? La prima potrebbe essere la vendita completa di Maserati a un’altra azienda. Tra i potenziali acquirenti vi sono vari gruppi automobilistici, sebbene i nomi non siano ancora stati pescati dal cappello e pubblicati. Ferrari sembra essere un candidato plausibile, con voci che circolano da mesi a riguardo. La seconda opzione è quella di mettere Maserati nelle condizioni di lavorare come una società indipendente con Stellantis come azionista insieme. Tra gli altri azionisti, ancora Ferrari o un’altra importante azienda.
La strategia mira alla ristrutturazione di Maserati mantenendo il legame con Stellantis. Il cosiddetto “spin-off” è stato discusso per mesi, con il gruppo che aveva esposto l’ambizione di trasformare Maserati in un marchio completamente elettrico, un’opzione al momento davvero irrealistica. Al momento, infatti, nessun marchio di lusso ha adottato un’intera gamma elettrica.
Nonostante le recensioni positive degli ultimi modelli Folgore, la transizione elettrica di Maserati sembrerebbe prematura e in un mercato traballante. La rescissione del contratto con Ferrari per la fornitura di motori ha lasciato Maserati senza nuove soluzioni, affidandosi solo al V6 Alfa Romeo evoluto nel Nettuno V6. Si tratta, allargando lo sguardo, di una piattaforma difficile da adattare a un’infrastruttura elettrificata. Solo incertezze, dunque, al momento. I prossimi mesi saranno cruciali per determinare il destino di questa iconica casa italiana che tanto ha contribuito al significato di auto di lusso.