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Alfa Romeo, tutte le speranze di rinascita riposte nella nuova Junior

Il CEO del Biscione, Jean Philippe Imparato, prevede che la Junior possa generare tra le 50.000 e le 70.000 immatricolazioni.

Alfa Romeo Junior

Non si può dire che quest’anno abbia ha portato grandi soddisfazioni per Alfa Romeo in Europa, specie se pensiamo ai risultati deludenti che hanno preoccupato tutti dentro e fuori dal marchio. La speranza del Biscione è certamente riposta nell’ultima arrivata, l’Alfa Romeo Junior, un B-SUV che dovrebbe attirare un numero importante e soddisfacente di clienti utile a risollevare le vendite.

Alfa Romeo Junior

Il leggero aumento nelle immatricolazioni dello Stelvio, che ha raggiunto 6.515 unità quest’anno, arrivati al mese di luglio, in positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, rappresenta l’unica consolazione. I numeri, infatti, restano piuttosto insufficienti per il prestigio del marchio di cui parliamo. A giugno, però, ad esempio, l’Alfa Romeo Stelvio ha venduto meno rispetto allo stesso mese del 2023.

Le perdite più significative riguardano però l’Alfa Romeo Tonale, un modello su cui l’azienda aveva grandi aspettative. Le vendite del Tonale sono in netto calo, con un chiaro interesse dei consumatori sempre più basso per questo modello. Stessa sorte per l’Alfa Romeo Giulia, che nonostante sia stata a lungo un pilastro del brand, sta registrando risultati negativi.

Alfa Romeo Junior

Non resta che dare tutta la nostra considerazione (speriamo meritata) alla Junior per rilanciare le vendite. Il B-SUV, disponibile in versioni ibride ed elettriche, ha già ricevuto recensioni positive anche all’estero e mira a conquistare una fetta significativa di mercato. I prezzi, comunque, partono da 28.900 euro per la versione ibrida con motore da 136 cavalli, e sono superiori a quelli della concorrenza, come la Toyota Yaris Cross e la Jeep Avenger. In poche parole, lo scenario non è dei più rosei.

Alfa Romeo Junior

Il CEO del Biscione, Jean Philippe Imparato, prevede che la Junior possa generare tra le 50.000 e le 70.000 immatricolazioni, un obiettivo certamente ambizioso. Ciò che va scongiurato è proprio un altro insuccesso. Con Stelvio e Giulia probabilmente non esclusivamente elettriche per le prossime versioni, il futuro e le risorse del marchio sono incerte.

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