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Stellantis, secondo Fim sarebbero a rischio circa 25mila posti di lavoro nel 2025

Stellantis sta collaborando intensamente con i sindacati e i dipendenti per affrontare la crescente concorrenza, ma la strada è in salita.

stabilimento stellantis

Dopo che Stellantis ha presentato ai sindacati il piano industriale per l’Italia, non sembra tirare esattamente aria fresca in Italia. E non dipende dal fatto che l’estate è sempre più torrida nella Penisola. Il piano del gruppo Stellantis prevede una missione specifica per ogni stabilimento fino alla fine del decennio e le novità hanno destato qualche preoccupazione.

stabilimento stellantis

A rivelare il piano del gruppo è Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane e delle relazioni industriali di Stellantis Italia, durante un intervento al programma televisivo Omnibus su La7. Manca ha sottolineato che l’incontro di ieri sull’automotive ha rappresentato la sintesi di un anno di intenso dialogo tra l’azienda e il governo. Anche se chiamarlo dialogo sembra quasi un simpatico tentativo di stemperamento dell’evidente telenovela tra botte e risposta di quest’ultimo anno.

Manca ha evidenziato l’importanza di tradurre il confronto in azioni concrete per il bene del Paese e alla luce del peso industriale di Stellantis in Italia. Tra i progetti fondamentali per il mercato italiano, Manca ha menzionato l’introduzione della motorizzazione ibrida per la Jeep Compass a Melfi, lo sviluppo di una versione più competitiva della Fiat 500 elettrica e di un modello ibrido a Mirafiori.

stabilimento stellantis

In quest’ultimo sito sono stati avviati anche l’hub di economia circolare, l’impianto per le trasmissioni elettrificate e il Battery Technology Center. La produzione della Fiat Panda a Pomigliano sarà estesa fino al 2029, mentre tra le quattro piattaforme multi-energy, per le auto completamente elettriche, due saranno localizzate in Italia. Stiamo parlando delle note Stl Medium e Stl Large, le “basi” su cui attuali e futuri modelli in Stellantis verranno costruite.

Stellantis sta anche collaborando intensamente con i sindacati e i dipendenti per affrontare la crescente concorrenza. Il mercato europeo è lontano dai livelli pre-pandemia, a maggior ragione per l’impatto della transizione verso l’elettrificazione.

Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl, ha lanciato un allarme riguardo al futuro. Entro il 2025, sia Stellantis che il suo indotto potrebbero esaurire gli ammortizzatori sociali, portando al rischio di licenziamenti di massa.

Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl

Uliano stima che, senza interventi tempestivi, potrebbero essere a rischio almeno 12mila posti di lavoro negli stabilimenti di Stellantis. Possibili anche altrettanti possibili tagli nelle aziende della componentistica, corrispondenti quindi a un totale del doppio degli impiegati negli stabilimenti. La cassa integrazione, che ha un limite di tre anni, è già stata ampiamente utilizzata. Le deroghe, già ampiamente utilizzate, potrebbero non trovare più spazio e applicazione.

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