Stellantis si prepara a tagliare 2.450 posti di lavoro entro la fine dell’anno, a seguito della decisione di interrompere la produzione del modello Ram 1500 di vecchia generazione nello stabilimento di Warren, in Michigan. Una decisione che non lascerà indifferente proprio nessuno.
Il nuovo Ram 1500 Tradesman 2025 sarà prodotto in una diversa fabbrica, lasciando a Warren solo un turno di produzione. Le conseguenze, quindi, saranno inevitabili per circa 2.450 dei 3.900 lavoratori impiegati nello stabilimento. L’annuncio di Stellantis, fatto appena pochi giorni fa, evidenzia le difficoltà della casa automobilistica, che ha deciso di ridurre il numero di turni di produzione a causa delle vendite lente e dei crescenti costi operativi in Nord America.
I licenziamenti inizieranno già dall’8 ottobre, con la riduzione a un unico turno nello stabilimento di pick-up Ram a Warren. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha sottolineato la necessità di ridurre i costi operativi, facendo notare che almeno uno degli stabilimenti nordamericani sta operando al di sotto delle aspettative.
Le difficoltà economiche hanno portato a un calo dei profitti del gruppo, che nei primi sei mesi del 2024 sono scesi quasi della metà, attestandosi a 5,6 miliardi di euro (circa 6 miliardi di dollari). Tavares ha descritto i risultati del primo semestre come “deludenti e umilianti”, ma ha assicurato che l’azienda sta lavorando per risolvere le problematiche operative e recuperare terreno.
La decisione di licenziare è collegata alla transizione verso una nuova versione del pick-up Ram, che sarà prodotto nello stabilimento di Sterling Heights, Michigan. Stellantis ha indicato che il numero effettivo di lavoratori colpiti potrebbe essere inferiore ai 2.450 previsti. C’è la possibilità che alcuni vengano trasferiti ad altre fabbriche o rientrino successivamente nello stabilimento di Warren. È certo, però, che diversi lavoratori potrebbero essere licenziati definitivamente, ricevendo un anno di sussidi di disoccupazione integrati da assistenza statale.
Il sindacato United Automobile Workers (UWA) non ha ancora commentato l’annuncio di Stellantis. L’anno scorso, il sindacato era riuscito a ottenere la riapertura di uno stabilimento a Belvidere, Illinois. Proprio quello che Stellantis aveva pianificato di chiudere condannando 1.350 posti di lavoro. Ma il dramma è stato sventato.
Stellantis è nata nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot SA. Carlos Tavares aveva promesso che la nuova società avrebbe trovato sinergie per aumentare i profitti rispetto alle due aziende separate. Nel 2023, Stellantis aveva raggiunto un profitto record di 18,6 miliardi di euro, grazie soprattutto alle vendite di Jeep e pick-up Ram negli Stati Uniti. Tuttavia, negli ultimi 12 mesi, l’azienda ha prodotto più veicoli di quanti ne siano stati venduti. Da qui il conseguente aumento degli stock e una necessità di offrire sconti che hanno ridotto i margini di profitto.