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Stellantis: gli azionisti negli USA fanno causa dopo il crollo delle azioni, “Ingannati sui bilanci”

Secondo Stellantis la causa però non avrebbe alcun fondamento

Stellantis

Stellantis è stata citata in giudizio dai suoi azionisti statunitensi. Sostengono che la casa automobilistica li abbia truffati nascondendo inventari in aumento e altri problemi prima di pubblicare utili deludenti. Tali utili deludenti hanno causato il calo del prezzo delle azioni.

Secondo Stellantis la causa però non avrebbe alcun fondamento

La denuncia, depositata il 15 agosto presso la corte federale di Manhattan, sosteneva che Stellantis aveva gonfiato artificialmente il prezzo delle sue azioni per gran parte del 2024, facendo valutazioni “straordinariamente positive” su inventari, potere di determinazione dei prezzi, nuovi prodotti e margine operativo. Secondo quanto riporta Reuters, gli azionisti hanno dichiarato che la verità è venuta a galla il 25 luglio, quando Stellantis ha dichiarato che l’utile operativo rettificato del primo semestre è sceso del 40 per cento, attestandosi a 8,46 miliardi di euro, al di sotto degli 8,85 miliardi di euro previsti dagli analisti.

“Questa causa è infondata e la società intende difendersi vigorosamente”, ha affermato Stellantis in una dichiarazione inviata via e-mail a Reuters. Stellantis ha inoltre affermato che il margine operativo rettificato è sceso al di sotto dell’obiettivo a due cifre per l’intero anno. Le sue azioni quotate negli Stati Uniti sono scese di 1,94 dollari, ovvero del 9,9 per cento, a 17,66 dollari nei due giorni di negoziazione successivi all’annuncio. Anche l’amministratore delegato Carlos Tavares e la direttrice finanziaria Natalie Knight sono imputati.

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Lo studio legale Levi & Korsinsky di New York ha emesso un avviso per i soci che hanno subito perdite borsistiche, informandoli che hanno tempo fino a metà ottobre per richiedere alla Corte di nominarlo come “querelante principale” in una class action contro il gruppo.

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