Secondo Autos Segredos, le versioni ibride delle Fiat Pulse e Fastback saranno disponibili nelle varianti Audace e Impetus. I modelli potrebbero anche includere il termine “Hybrid” nel nome per mettere in risalto la tecnologia ibrida. Il lancio di queste configurazioni è atteso entro la fine dell’anno. È interessante notare che Stellantis ha deciso di riservare il sistema micro-ibrido esclusivamente per le versioni più costose, escludendo le opzioni di base da questa modifica.
Fiat Pulse e Fastback ibride che vedremo entro fine anno saranno lanciate solo nelle versioni Audace e Impetus
Fiat Pulse e Fastback saranno dunque le prime auto ibride della principale casa automobilistica italiana in Brasile. C’è grande attesa di sapere quella che sarà l’accoglienza per queste due auto in quello che senza ombra di dubbio è il più importante mercato auto del Sud America dove la casa torinese vende 5 volte più che in Italia come vi abbiamo scritto in un nostro precedente articolo.
Ricordiamo che Fiat Pulse e Fastback disporranno del sistema ibrido Bio-Hybrid MHEV a 12 Volt. Il sistema BSG sarà associato al set meccanico Turbo Flex 200 con trasmissione CVT. In Europa, il sistema a 12 V viene utilizzato sulla Fiat Panda con motore 1.0 Firefly e cambio manuale a sei marce.
Il sistema MHEV è un microibrido chiamato anche BSG, ha una batteria agli ioni di litio ad alta tensione da 12 Volt. Per funzionare insieme al Turbo 200 Flex e alla trasmissione CVT, il sistema richiede, tra gli altri, un nuovo alternatore e la sostituzione dei cavi elettrici. Il sistema BSG è integrato con la trasmissione CVT, mentre la batteria del sistema MEHV deve essere posizionata nel bagagliaio o sotto il sedile posteriore.
La tecnologia 12V BSG, che eroga fino a 3 kW di potenza, potenzia le prestazioni dei modelli Fiat Pulse e Fastback Bio-Hybrid e favorisce una notevole riduzione dei consumi di carburante. Inoltre, questa tecnologia aiuta a diminuire le emissioni inquinanti, allineandosi con la nuova fase del Programma Proconve L8. Questo programma si focalizza sulla riduzione dei gas organici non metanici (NMog) e degli ossidi di azoto (NOx), imponendo ai produttori di automobili l’obbligo di ridurre ulteriormente le emissioni di scarico.