in

Dopo i guai negli USA anche la Uilm chiede ad Elkann di fare chiarezza sulla gestione Tavares

La gestione Tavares sotto esame anche in Italia: la Uilm chiede chiarezza a John Elkann

Carlos Tavares

Non sembra esserci pace per il CEO di Stellantis Carlos Tavares. Dopo la notizia che negli USA alcuni azionisti hanno deciso di fare causa all’azienda che non sarebbe stata chiara con loro sulla reale situazione dell’azienda e le dure critiche del presidente UAW, anche la Uilm in Italia ha chiesto nelle scorse ore al presidente John Elkann di fare chiarezza sulla gestione della società da parte del CEO Tavares.

La gestione Tavares sotto esame anche in Italia: la Uilm chiede chiarezza a John Elkann

Rocco Palombella, segretario generale Uilm dopo il duro attacco a Carlos Tavares da parte del collega Shawn Fain leader del sindacato UAW negli Stati Uniti ha dichiarato: A questo punto, il presidente di Stellantis, John Elkann, che è anche italiano, deve fare chiarezza e prendere decisioni. In Italia la situazione del gruppo è evidente: i lavoratori sono in cassa integrazione, le fabbriche stanno attraversando difficoltà e manca trasparenza. Continuare in questo modo non è sostenibile. Inoltre, come evidenziato dalle accuse del sindacato americano UAW, le preoccupazioni sul presente e sul futuro di Stellantis hanno ormai una portata internazionale, rendendo la situazione ancora più allarmante”.

ceo stellantis

“Da tempo – afferma il leader della Uilm, Rocco Palombella – il sindacato ha segnalato un peggioramento della situazione in Stellantis. Ci sono molti aspetti delle politiche aziendali che non abbiamo condiviso. Le risposte finora ricevute dall’azienda e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy non sono state sufficienti. È urgente che la presidenza del Consiglio convochi direttamente le parti. Per quanto riguarda Tavares, abbiamo più volte evidenziato una gestione problematica, caratterizzata dall’aumento della cassa integrazione, dalla mancanza di nuovi modelli e dal caso eclatante della Maserati”.

“Tuttavia, nei recenti incontri non si è voluto affrontare seriamente la questione. Le nostre preoccupazioni, ripetutamente espresse, erano quindi fondate. Non si tratta semplicemente di discutere l’ingresso dei cinesi; la posta in gioco è molto più alta. L’attacco proveniente dagli Stati Uniti non deve essere sottovalutato, considerando l’importanza di quel mercato per Stellantis.”

Lascia un commento