Nei giorni scorsi il CEO di Stellantis Carlos Tavares è volato negli USA per risolvere la crisi che il suo gruppo sta vivendo in quell’importantissimo mercato da qualche tempo a questa parte. Negli Stati Uniti infatti le vendite dell’azienda continuano a diminuire mese dopo mese a causa di una strategia sbagliata con prezzi elevati e troppe auto invendute. Nelle scorse ore a dare man forte a Carlos Tavares negli Stati Uniti anche il presidente di Stellantis John Elkann.
Elkann al fianco di Tavares negli Stati Uniti in questo momento di tensione per Stellantis in Nord America
Sebbene il compito di rivedere la strategia del gruppo per il mercato americano spetti al CEO, Elkann è presente per ricoprire un ruolo istituzionale e di rappresentanza in questo momento critico. Il mercato americano, storicamente molto redditizio, sta affrontando una crisi dovuta all’accumulo di scorte e al calo delle vendite, che nel primo semestre del 2024 sono diminuite del 18 per cento. Questo ha portato a una riduzione del 40 per cento dell’utile operativo e a un crollo in borsa che ha superato il 40 per cento rispetto ai massimi raggiunti a marzo.
Ovviamente questa situazione sta creando un momento di forte tensione. Durante la visita di Carlos Tavares a Detroit, circa 200 membri del sindacato United Auto Workers (UAW) si sono radunati fuori dallo stabilimento di Sterling Heights, pronti a chiedere risposte. Tuttavia, il CEO non si è presentato, rimanendo invece negli uffici con John Elkann, alimentando l’ira del sindacato.
Il sindacato UAW minaccia ora uno sciopero nazionale, una prospettiva che, ironicamente, potrebbe favorire il gruppo Stellantis, permettendole di ridurre l’eccesso di scorte senza ulteriori impatti negativi sulle vendite. Vedremo dunque come si evolverà la situazione nel corso dei prossimi giorni e se ci saranno novità importanti per l’azienda.