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Chrysler: Frank Rhodes, il pronipote del fondatore con la UAW per “sgridare” Stellantis

Per Rhodes, la sua proposta offrirebbe a Stellantis un’uscita dignitosa da un marchio che l’azienda ha “progressivamente abbandonato”.

logo Chrysler

Se ne è già parlato e in questo momento, più che mai, un appello alla valorizzazione di un marchio interno a Stellantis è ben accetto. Il riferimento va alla lettera di Frank B. Rhodes, Jr., pronipote di Walter P. Chrysler. È stato lui che pochi giorni fa ha presentato a Stellantis, NV e al suo CEO, Carlos Tavares, una proposta quanto meno audace. Per alcuni un grido disperato, per altri un rimprovero, per altri ancora un richiamo al buon vecchio onore di un grande nome come Chrysler.

logo Chrysler

La proposta sembrava abbastanza chiara: acquisire e rivitalizzare i leggendari marchi Chrysler, citato pocanzi, insieme a Dodge e Plymouth. Il perché? Per restituire questi iconici brand ai loro fedeli acquirenti americani. Gli appassionati e coloro che ancora amano questi marchi importanti della storia a stelle e strisce, attualmente, hanno a disposizione solo una manciata di modelli, anche poco ispirati.

Per il pronipote del fondatore di Chrysler, è importante mantenere la proprietà del marchio negli Stati Uniti. Ma non finisce qui l’iniziativa di Rhodes, poiché c’è di mezzo (e come poteva essere altrimenti) l’aperto appoggio al sindacato UAW, in una vera e propria disputa con Stellantis.

Frank B. Rhodes, Jr., pronipote di Walter P. Chrysler

L’imprenditore si è sempre distinto come un ambasciatore non ufficiale dei marchi Chrysler, noti per veicoli come Viper, Demon, Hellcat, Challenger e Charger, ha dichiarato: “Il mio piano è riportare Chrysler al suo antico splendore, un progetto che non solo favorirà l’economia e i lavoratori americani, ma che arriva proprio in tempo per il centenario del marchio. Chrysler Reborn è il nostro obiettivo per il 2025. È ora di fermare la decadenza sotto la proprietà Stellantis”.

Rhodes ha spiegato che la sua proposta offrirebbe a Stellantis un’uscita dignitosa da un marchio che, secondo lui, l’azienda ha progressivamente abbandonato. Continua l’appello di Rhodes: “Ho chiesto al signor Tavares un incontro privato per discutere il mio piano, e sono convinto che susciterà interesse, soprattutto tra i dipendenti che sono stati licenziati, lo staff creativo e i fedeli clienti del marchio, che da tempo attendono il ritorno di Chrysler”.

frontale Chrysler 300

Il pronipote di Walter P. Chrysler ha manifestato l’intenzione di partecipare alle manifestazioni della UAW per sostenere il reintegro dei lavoratori e la promozione di nuovi modelli, presentando i suoi piani per un’azienda nuovamente di proprietà americana, separata da Stellantis. “Sono pronto a raccogliere questa sfida e contribuire alla pianificazione di un futuro entusiasmante per Chrysler e Dodge”, ha concluso Rhodes.

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