La Ferrari F50, inizialmente, non fu compresa al meglio. Troppo forte il lascito emotivo della F40, col suo esuberante carisma. Difficile rimpiazzare l’antesignana nel cuore degli appassionati. Ancora oggi i favori del consenso vanno a quella, ma la sua discendente è stata capita molto meglio negli anni, guadagnando progressivamente lo spazio che merita: un posto in prima fila nella storia della casa di Maranello.
La Ferrari F50 è una delle “rosse” migliori di sempre. In lei c’è il DNA dei bolidi di Formula 1, con un travaso concreto della loro tecnologia. L’estetica, invece, rimanda ai prototipi delle serie endurance degli anni settanta. Nella veste scoperta guadagna il diapason del suo inebriante splendore. Anche se la F40 è più bella e coerente, nella F50 ci sono tutte le note di magia stilistica che ci si può aspettare da un’auto sportiva.
Il privilegio di averne una in garage è per pochi eletti. Un video ci consente di vivere le emozioni di uno di loro, che è riuscito a coronare il sogno, il sogno di una vita. Per chi ama le auto analogiche, la Ferrari F50 è un punto di riferimento assoluto in termini di finezza caratteriale e di piacere di guida. Non è certo la “rossa” più veloce, ma ripaga con sensazioni uniche, destinate a lasciare il segno, non solo per le fantastiche melodie partorite dal cuore a 12 cilindri.
Questa è una vettura davvero speciale, un’opera d’arte a quattro ruote. La sua tecnologia è strettamente connessa a quella delle corse. Qui il know-how agonistico è stato travasato sul serio, non per dare vigore alle attività di marketing, come avviene per spot a volte abusati di altri costruttori.
Nata nel 1995, la sportiva in esame si inserisce nel filone aperto dalla GTO del 1984. In un certo senso è una sorta di anello di congiunzione tra la F40 e la Enzo. Come le altre creature della specie, ha contenuti unici e preziosi. In lei si annida il meglio della filosofia aziendale.
La Ferrari F50 è una delle auto più sensazionali degli ultimi decenni. Questa magnifica creatura discende dalla monoposto del 1991. Sulla sua monoscocca in fibra di carbonio è imbullonato il gruppo motopropulsore che, insieme alla trasmissione, svolge una funzione portante. In linea con la migliore tradizione del marchio, la scelta è caduta sul frazionamento più amato da Enzo Ferrari.
Ad animare le danze della supercar di cui ci stiamo occupando provvede infatti un V12 aspirato da 4.7 litri, con angolo di 65 gradi fra le bancate, che eroga 520 cavalli di potenza massima a 8500 giri al minuto e 471 Nm di coppia a 6500 giri al minuto. Questo motore aspirato, che ricorda i prodotti dell’alta orologeria, deriva da quello della monoposto 640 F1 del 1989. Anche le sospensioni push-rod sono connesse a quelle del Circus.
Sul piano prestazionale, la Ferrari F50 era il riferimento della gamma negli anni di permanenza in listino, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.87 secondi e da 0 a 1000 metri in 21.7 secondi: una spinta inferiore a quella della F50, ma più gestibile. Simile la velocità massima, qui pari a 325 km/h. A voi il video. Buona visione e…buon ascolto!