Il 2024 scrive alcuni compleanni importanti per la Ferrari. Vi abbiamo già parlato del quarantesimo anniversario della GTO e della Testarossa, entrambe presentate nell’ormai lontano 1984. Oggi ci occupiamo dei 60 anni di un’altra “rossa” da sogno: la Ferrari 275 GTB, splendida nei suoi lineamenti e nelle alchimie meccaniche del suo motore a 12 cilindri.
Per celebrare la ricorrenza, la casa del “cavallino rampante” ha organizzato, tramite la sua rete locale, un viaggio memorabile da Monaco a Tegernsee, in Germania, con diversi esemplari della specie in azione su strade molto piacevoli da guidare e con lo sfondo di panorami mozzafiato. Sul canale Facebook del marchio potrete guardare il video di questa gustosa avventura, che rapisce il cuore degli appassionati.
Protagonista delle riprese, come dicevamo, è la Ferrari 275 GTB, un’opera d’arte a quattro ruote. Questa vettura, di immenso fascino, fu presentata al Salone dell’Auto di Parigi del 1964. Impossibile non innamorarsi dei suoi tratti, che esprimono al meglio la capacità creativa di Pininfarina, autore del progetto stilistico. Bella e sensuale come una top model, la Gran Turismo Berlinetta ha fascino da vendere. Da un certo punto di vista evoca la mitica 250 GTO. Ancora oggi, ad ogni sua uscita, catalizza gli sguardi, come una regina di bellezza, ma il suo appeal si spinge oltre la dimensione estetica.
Un altro punto di forza è il motore V12 custodito sotto il lungo cofano anteriore. Si tratta di un’unità propulsiva di grande valore ingegneristico, da 3.3 litri di cilindrata, che libera i suoi 280 cavalli con sonorità meccaniche inebrianti. Questa energia si scarica sulle ruote posteriori, con notevole vigore, per emozioni di guida di livello superiore. La trasmissione è a 5 rapporti.
I buoi, come dicevamo, sono davanti al carro, in linea con il credo iniziale di Enzo Ferrari, poi rivisto, di fronte all’evidenza della superiore efficacia di altre architetture meccaniche. La Ferrari 275 GTB metteva a frutto le esperienze sportive del “cavallino rampante”, in particolare di quelle del prototipo 275 P, utilizzato per le gare del Campionato Mondiale Marche. Il codice numerico presente nella sigla indica la cilindrata unitaria del suo cuore, che tanto concorre al fascino del modello. Questo motore trova supporto in un telaio tubolare in acciaio, legato alla tradizione del marchio.
L’assetto neutro garantisce un’ottima tenuta di strada, con una leggera tendenza al sottosterzo, che agevola la percezione dei limiti. I dischi dei freni contrastano bene il vigore della sua andatura. Notevole la velocità massima, che si spinge nel territorio dei 270 km/h. Dalla Ferrari 275 GTB furono derivate delle versioni da gara, caratterizzate dalla lettera C, che seppero mettersi in luce nell’universo agonistico. Nel 1966 giunse la versione a doppio albero a camme in testa, caratterizzata dalla vistosa protuberanza sul cofano e identificata con l’aggiunta di un 4 alla sigla.