Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, si è scusato con i clienti del Gruppo che dispongono di modelli a marchio DS e Citroën ovvero quelli richiamati nell’ampia campagna di richiamo relativa allo scandalo prodotto dagli ormai noti airbag Takata. Il numero uno del Gruppo automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA ha anche ammesso che spera di risolvere almeno l’80% della problematica entro il prossimo Natale.
Parliamo quindi di un piuttosto raro mea culpa, nel caso dei CEO di grossi costruttori automobilistici. Carlos Tavares ha infatti discusso delle problematiche relative allo scandalo degli airbag del costruttore nipponico in un’intervista rilasciata ai francesi di RTL e M6. Tavares si è concentrato sulla gestione di Stellantis relativa alla vasta campagna di richiamo che ha coinvolto veicoli a marchio DS e Citroën.
Carlos Tavares ha chiesto scusa ai clienti DS e Citroën, pur ammettendo progressi nella campagna di richiamo
Il CEO di Stellantis si è quindi voluto scusare con i clienti del Gruppo che dispongono delle DS3 e C3 oggetto del richiamo; ricordiamo che gli esemplari richiamati, complessivamente, sono circa 600.000 prodotti fra il 2009 e il 2019. “Vorrei scusarmi con i nostri clienti di DS e Citroën per lo sconvolgimento che il richiamo a portato nelle loro vite”, ha ammesso Carlos Tavares. Va detto infatti che sia Citroën che DS avevano chiesto ai proprietari dei loro modelli coinvolti nel richiamo di non guidare le proprie auto, a causa dei conseguenti rischi legati alla sicurezza; ciò con la necessità di sostituire velocemente gli airbag coinvolti.
Tavares ha poi elencato alcune azioni intraprese dal Gruppo per mitigare le problematiche emerse, a cominciare dall’aver messo a disposizione 60.000 vetture di cortesia in tutta Europa puntando anche su una capacità produttiva degli airbag raddoppiata: “nel giro di poche settimane abbiamo rimesso in sesto circa 100.000 veicoli e speriamo di superare la soglia delle 200.000 unità entro il mese di ottobre”, ha aggiunto.
In un contesto praticamente senza precedenti come quello legato appunto allo scandalo degli airbag Takata, Carlos Tavares ha anche aggiunto che il Gruppo è pure arrivato al punto di “creare squadre che intervengano nelle case dei nostri clienti per cambiare gli airbag”. Un servizio al momento disponibile in Francia, che però potrebbe essere messo a punto anche altrove.
Entro Natale la campagna di richiamo dovrebbe raggiungere ottime percentuali di completamento
Guardando allo scorso 18 settembre 2024, data dell’ultimo dato pubblicato da Stellantis in relazione alla campagna sugli airbag Takata, sono circa 161.000 gli airbag sostituiti tra Francia, Italia, Spagna e Portogallo con circa 209.000 clienti registrati in attesa di sostituzione degli airbag difettosi. L’obiettivo di Carlos Tavares, in termini di percentuale di completamento del richiamo, sarebbe ora fissato all’80% del totale entro il prossimo Natale. Per fare ciò, Carlos Tavares ha aggiunto che chiederà ad altri marchi di casa Stellantis di contribuire a incrementare la capacità di intervento per migliorare le performance di sostituzione e installazione dei nuovi airbag.
Per quanto riguarda invece l’aspetto giuridico della vicenda, in Francia è stato costituito un collettivo di consumatori. Questo oggi riunisce 2.300 persone che hanno presentato denuncia con una richiesta di risarcimento che potrebbe ammontare a un complessivo di svariati milioni di euro.
Carlos Tavares ha poi anche sottolineato che, in linea generale, “abbiamo superato 100 milioni di auto dotate di airbag Takata oggi richiamate in ogni parte del mondo”. La vicenda, che riguarda moltissimi costruttori è quindi tutt’altro che conclusa, tanto che sono molteplici i marchi che hanno intrapreso ulteriori azioni di richiamo per la medesima problematica.