La produzione nello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi subirà una nuova sospensione oggi, dalle 6 alle 22. Dopo solo due giorni di lavoro programmati per questa settimana, ora ne resta uno solo. Questa situazione riflette le difficoltà operative attuali dell’impianto. Senza un accordo con il gruppo automobilistico, persistono forti dubbi sulla ripresa della produzione, che prevede un obiettivo di un milione di auto all’anno, e sulla transizione energetica. Le incertezze attuali mettono a rischio non solo la stabilità dell’impianto, ma anche il futuro della strategia industriale di Stellantis nel contesto della mobilità sostenibile.
Nuova sospensione per lo stabilimento Stellantis di Melfi oggi dalle 6 alle 22
Il 18 ottobre è programmato uno sciopero nazionale a Roma, indetto dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, che manifesteranno sotto i palazzi del Governo. Al contempo, altre sigle sindacali come Fismic, Ugl e Associazione Quadri e Capi Fiat organizzeranno proteste nelle regioni in cui si trovano gli stabilimenti. Questa mobilitazione sottolinea le crescenti preoccupazioni dei lavoratori riguardo alla situazione attuale dell’industria automobilistica e alla mancanza di accordi con la multinazionale.
La situazione per i dipendenti dell’indotto Stellantis è ancora più critica, poiché molti lavoratori nella logistica hanno trascorso l’intero 2024 in cassa integrazione, senza ricevere alcun supplemento da parte dell’azienda. Stellantis non riesce a garantire nemmeno il 20 per cento degli ammortizzatori sociali che dovrebbe coprire, aggravando ulteriormente le difficoltà economiche di questi lavoratori e della loro famiglie.
Ovviamente i lavoratori dello stabilimento di Melfi non hanno preso bene questo ulteriori stop alla produzione mettendo in evidenza che nell’ultimo mese si è lavorato per un solo giorno in totale. Insomma una situazione non certo facile.