La prossima settimana Stellantis sospenderà temporaneamente la produzione e metterà in cassa integrazione i dipendenti responsabili dell’assemblaggio delle Jeep Grand Cherokee e Dodge Durango presso lo stabilimento Detroit Assembly Complex-Jefferson. Questa decisione rappresenta l’ultimo di una serie di interventi attuati dall’azienda per contenere ulteriormente le scorte di veicoli di grandi dimensioni.
La prossima setimana la produzione di Stellantis presso lo stabilimento Jefferson di Detroit sarà sospesa temporaneamente
Stellantis ha già tagliato diversi turni allo stabilimento di Jefferson questa settimana. Un portavoce ha detto in precedenza che la società stava prendendo “le misure necessarie per migliorare le attività nel mercato statunitense” e che le operazioni della fabbrica di Jefferson erano state valutate “su base turno per turno” per vedere se fossero necessari altri tagli.
Ai lavoratori è stato detto che sarebbero tornati il 7 ottobre, anche se un avviso aziendale ha aggiunto che ciò era “soggetto a modifiche in base all’adeguamento dell’inventario”. Sia Jefferson che il vicino stabilimento Mack nel complesso di Detroit est, dove viene costruita anche la Jeep Grand Cherokee, stanno subendo tagli di posti di lavoro sia di lavoratori a tempo pieno che di dipendenti stagionali supplementari, o interinali. Tra i due stabilimenti, ai lavoratori è stato detto che 312 lavoratori supplementari sarebbero stati licenziati e 105 dipendenti a tempo pieno sarebbero stati licenziati a tempo indeterminato nei prossimi giorni.
Di recente, Stellantis ha ridotto la produzione anche nello stabilimento Jeep di Toledo e ha annunciato ulteriori tagli al personale, sia temporaneo che a tempo pieno, presso un’altra fabbrica strategica, lo Sterling Heights Assembly Complex, dove vengono assemblati i pick-up Ram 1500. La casa automobilistica ha comunicato all’inizio della settimana che i licenziamenti a tempo indeterminato riguarderanno i dipendenti a tempo pieno in diverse aree operative dell’azienda.
Stellantis si trova sotto pressione sia dai concessionari, scontenti per l’accumulo di veicoli costosi nei loro piazzali, sia dal sindacato United Auto Workers (UAW), che critica i licenziamenti e teme che l’azienda stia spostando una parte della produzione, compreso il SUV Durango attualmente prodotto a Jefferson, all’estero. Il sindacato ha minacciato uno sciopero, accusando Stellantis di violare l’accordo di lavoro del 2023 per i ritardi nella riapertura dello stabilimento di Belvidere in Illinois. L’azienda, dal canto suo, ha negato qualsiasi violazione e ha dichiarato che uno sciopero sarebbe illegale.