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Stellantis, ci sono troppe scorte: negli States partiranno gli sconti

Stellantis vuole anticipare l’obiettivo di ridurre e di molto l’inventario negli Stati Uniti entro la fine dell’anno.

stellantis sede

Stellantis è alle strette sulle scorte, lo sappiamo, anche e soprattutto alla luce della revisione sulle stime dei profitti per quest’anno. La società madre di (tra le altre) Chrysler e Jeep, infatti, ha annunciato oggi di voler accelerare la riduzione delle scorte, dopo aver drasticamente rivisto al ribasso le sue previsioni.

chrysler, marchio stellantis

Il gruppo automobilistico, che controlla marchi importanti in tutto il mondo come Jeep, Fiat e Peugeot, ha dichiarato di voler anticipare l’obiettivo di ridurre l’inventario negli Stati Uniti a non oltre 330.000 veicoli entro la fine dell’anno. Chrysler e Jeep saranno le principali case interessate da questa “disperata” riduzione dell’inventario, quindi della vendita di un numero più alto possibile di scorte, modelli delle due case interne a Stellantis negli States. L’obiettivo dichiarato si riferisce a una riduzione piuttosto urgente, anticipata rispetto alla precedente decisione relativa al primo trimestre del 2025.

Stellantis, secondo quanto già dichiarato, prevede una riduzione delle spedizioni in Nord America di oltre 200.000 unità nella seconda metà del 2024, raddoppiando la stima iniziale di 100.000 veicoli. A tal fine, aumenterà gli incentivi sui modelli del 2024 e quelli più datati, e taglierà sia i costi sia la capacità produttiva. Tutti questi “effetti a catena” sono dovuti a una concorrenza crescente, sia da parte dei produttori cinesi sia da una maggiore offerta generale nel settore, anche relativa al mercato interno del Dragone.

concessionario, jeep in vendita

Patrick Hummel, analista di UBS, ha commentato che, sebbene la comunicazione negativa sui profitti di Stellantis non fosse del tutto inattesa, la sua portata, però, lo è. Infatti, Hummel ritiene che le stime di guadagno del settore siano comunque sovrastimate di circa il 40%.

Le azioni di Stellantis, quotate in Europa, hanno perso il 12%, con un calo complessivo del 50% rispetto al picco di marzo. Questi sviluppi avvengono in un momento di incertezza, alla vigilia di un possibile sciopero della United Automobile Workers (UAW), e dopo che Stellantis ha fatto intendere di poter essere alla ricerca di un successore per l’attuale CEO, Carlos Tavares, il cui contratto scadrà nel 2026.