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Peugeot 406 al cinema: i funambolismi di “Taxxi” sono entrati nella storia

Una storia avvincente, con protagonisti d’eccezione, ha siglato un atto importante della liaison di Peugeot col piccolo schermo.

Peugeot 406 taxxi
Foto Peugeot

Il mondo del cinema e quello dell’auto si sono legati a più riprese. Peugeot non fa eccezione, anzi si è ritagliata uno spazio importante nella settima arte. Una delle presenze più funamboliche della specie fu quella della Peugeot 406 nella saga cinematografica inaugurata nel 1998 col film “Taxxi”. In quel lungometraggio, diretto da Gérard Pirès su soggetto e sceneggiatura di Luc Besson, la compassata berlina francese, pensata per le famiglie, divenne lo strumento per un ricco campionario di acrobazie e inseguimenti, in linea con lo stile adrenalinico dei film d’azione. Per la serie…l’apparenza inganna.

Taxxi” (con due x, non è un refuso di stampa) racconta le imprese quotidiane di un tassista di Marsiglia, che guida come un pilota da rally, in forza della sua passione per le auto e delle sue doti di pilotaggio sopra la media. Nelle sue mani, la Peugeot 406 diventa una specie di bolide da gara, anche grazie alle modiche profonde eseguite dallo stesso conducente, per aggiungere grinta al pacchetto. Così i tempi delle trasferte urbane si riducono significativamente, ma in modo poco ligio alle norme del codice della strada (in un film si può fare, nella vita reale no).

Peugeot 406 taxxi
Foto Peugeot

Questa velocità fa del “tassinaro volante” una sorta di mito per una certa fascia di clientela. Anche per le forze dell’ordine il tizio diventa attrattivo, ma per ragioni di natura completamente diversa. Le bravate del tassinaro con la Peugeot 406 erano filate sempre lisce e sfuggite alla repressione della polizia, fino a quando un ispettore imbranato prese il taxi del “leone” per andare al lavoro e scoprì, per puro caso, l’identità dell’uomo al posto guida.

A quel punto, però, venne l’accordo con l’agente, che evitò di incriminarlo, a condizione che lo aiutasse, con la sua perizia di guida, a catturare un’inafferrabile banda di ladri, purificandolo dalle frustrazioni di uomo in divisa di scarso merito. Il tassista conservò così la sua licenza e aiutò l’ispettore a mettere finalmente a segno un grande successo professionale. Nel film furono coinvolti tanti maestri del volante, come il celebre stuntman Remy Julienne e diversi ex piloti, da Jean-Pierre Jabouille a Henri Pescarolo a Jean Ragnotti. Incredibile il successo della pellicola, che ebbe un seguito.

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