in

Stellantis respinge la proposta UAW di ripristinare la Jobs Bank e presenta altre denunce

La Jobs Bank isitituita a metà anni ’80 in genere proibiva alle case automobilistiche di Detroit di licenziare dipendenti

Stellantis USA

Dopo aver presentato la sua causa iniziale contro l’UAW e l’UAW Local 230 che rappresenta il Los Angeles Parts Distribution Center il 3 ottobre, Stellantis ha presentato altre otto cause legali contro l’UAW e 23 sindacati locali il 4 ottobre, spingendo a un incontro con l’UAW sabato. L’UAW ha proposto di reintrodurre un concetto chiamato Jobs Bank, un fattore che ha contribuito al fallimento della casa automobilistica nel 2009.

Stellantis dice no all’UAW che voleva ripristinare la Jobs Bank

La Jobs Bank, istituita dalla GM a metà degli anni ’80 e adottata da Ford e Chrysler a causa di contrattazioni modello, in genere proibiva alle case automobilistiche di Detroit di licenziare dipendenti. Entro gli anni 2000, la Chrysler aveva oltre 2.000 dipendenti nella Jobs Bank a un costo sbalorditivo. Questi dipendenti erano in busta paga attiva, ma non era loro consentito svolgere alcun lavoro di produzione. L’UAW sta ora proponendo ciò che equivale a un ripristino della Jobs Bank non solo per i dipendenti di Belvidere, ma per circa 900 dipendenti che si sono trasferiti da Belvidere e lavorano in altre sedi.

Per questo motivo, Stellantis ha respinto l’ultima proposta dell’UAW perché sarebbe tornata ai termini e alle condizioni pre-fallimento che avrebbero messo a repentaglio il futuro dell’azienda. L’azienda comprende che questa situazione è estremamente inquietante per i suoi dipendenti di Belvidere, motivo per cui ha accettato durante le negoziazioni del 2023 di mettere questi dipendenti in licenziamenti temporanei, che forniscono il 74% della retribuzione e tutti i benefit sanitari.

Stellantis ha ripetutamente affermato che i piani per Belvidere sono stati ritardati, non annullati. Allo stesso tempo, l’azienda non prenderà in considerazione il ripristino delle disposizioni contrattuali che hanno contribuito direttamente ai fallimenti di due delle “Big 3”.

Stellantis logo

Stellantis mantiene la sua posizione secondo cui qualsiasi richiesta di sciopero da parte dell’UAW sarebbe illegale. Le decisioni prese per proteggere l’azienda e i suoi dipendenti da un mercato altamente volatile e dal rallentamento dell’adozione dei veicoli elettrici non possono essere oggetto di legittima controversia.

Se necessario, Stellantis intende portare a termine questa causa e riterrà l’UAW e i suoi dipendenti locali responsabili per le perdite di fatturato, che potrebbero ammontare a decine di milioni al giorno, e per altri danni derivanti dalla perdita di produzione dovuta a uno sciopero illegittimo. L’azienda rimane disponibile a incontrare l’UAW per discutere di queste questioni nel migliore interesse dei suoi dipendenti.

Lascia un commento