Si parla da ore di questo “shuffle” doveroso e annunciato quasi come salvifico per le sorti di Stellantis, almeno per importanti settori della gestione del gruppo industriale. In queste ore, il repulisti di parte della dirigenza in Stellantis, oltre alla conferma dell’addio del CEO Carlos Tavares nel 2026, sta scuotendo mercati e fa riflettere molto.
Tra i diversi cambiamenti, Stellantis ha annunciato importanti cambiamenti nella sua dirigenza, con Antonio Filosa che diventa il nuovo Chief Operating Officer per il Nord America. Proprio qui, questa regione, sembra quella che ha dato più gatte da pelare a Stellantis. Questa decisione, comunicata da poche ore, fa parte di un più ampio rimpasto ai vertici dell’azienda, che include anche la nomina di Jean-Philippe Imparato come COO per l’Europa e di Doug Ostermann come nuovo Chief Financial Officer.
Filosa, già CEO del marchio Jeep, assumerà il nuovo incarico con effetto immediato, portando con sé l’esperienza maturata nella guida delle operazioni in Sud America, dove ha contribuito a migliorare fatturato, qualità e quota di mercato.
Tali cambiamenti arrivano in un momento delicato per Stellantis. Oggi, venerdì 11 ottobre, le azioni dell’azienda franco-italiana sono scese del 2,4% nelle borse di Parigi e Milano, in seguito alla conferma del pensionamento dell’amministratore delegato Carlos Tavares nel 2026 e a ulteriori previsioni economiche poco rassicuranti.
La casa madre che tiene sotto il ombrello ben 14 marchi ha recentemente rivisto al ribasso le sue previsioni di profitto per il 2024, preannunciando possibili riduzioni di dividendi e riacquisti di azioni. L’analista di RBC, Tom Narayan, ha espresso dubbi su come questi cambiamenti di leadership possano risolvere i problemi attuali di Stellantis, come la strategia aggressiva sui prezzi in Nord America e l’eccesso di scorte presso i concessionari.
Il contesto operativo di Stellantis resta complesso, con un recente calo delle vendite, soprattutto in mercati come il Canada, per citarne uno molto grande e molto preoccupante, dove il terzo trimestre del 2024 ha registrato una contrazione del 24%.