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Carlos Tavares: a Mirafiori si produrranno 100.000 auto ogni anno

Carlos Tavares ha tracciato gli obiettivi produttivi di Mirafiori, che dovrebbero attestarsi sulle 80.000/100.000 unità prodotte ogni anno

Carlos Tavares
Foto: Jean-Christophe Verhaegen / AFP

Il Mondial de l’Auto 2024 di Parigi è al centro dei ragionamenti sul futuro dell’auto messi in pratica in questi giorni, compresi quelli che vedono al centro il Gruppo Stellantis e anche il suo CEO Carlos Tavares. Proprio il CEO del Gruppo automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA ha fornito il suo punto di vista su questioni che riguardano Stellantis, anche alla luce degli ultimi risultati, in termini di vendite, non proprio incoraggianti.

Partendo ad esempio da Maserati che non riesce più ad attrarre clienti e non è riuscita a porre in essere un piano di marketing efficace, oltre che una gestione dell’elettrificazione del marchio non ragionata in maniera efficace. Proprio su Maserati Tavares ha ammesso di aver trovato una soluzione, tanto che al Costruttore del Tridente sarà data “un’altra possibilità”. Probabilmente quella che passa anche dalla nomina di Santo Ficili al vertice del costruttore modenese: Ficili avrà il compito di non ridurre la rimuneratività dei modelli che compongono la gamma del Tridente, oltre che quello di non applicare forti scontistiche ai prezzi di listino.

Fiat 500 elettrica

Il piano di azione per Mirafiori porterà, secondo Carlos Tavares, a un incremento dei valori produttivi del sito torinese

Sappiamo che a Mirafiori si va avanti con evidenti difficoltà, ciò in accordo con i numeri imposti dalla produzione della Nuova 500 Elettrica non collaborati da incentivi governativi e soprattutto da prezzi di listino comunque non proprio popolari. Condizione che ha condotto lo stabilimento torinese a ripensare i piani produttivi, con continui ricorsi a stop della produzione e agli ammortizzatori sociali.

Si guarda quindi a una vera e propria strategia di rilancio destinata a Mirafiori e discussa, anche a Parigi, dal numero uno di Stellantis Carlos Tavares. Come già sappiamo da più di qualche mese, la Nuova 500 Elettrica sarà destinataria di una controparte Ibrida fornendo quindi un approccio differente da quello ipotizzato a suo tempo; quando la 500 a marchio Fiat sarebbe divenuta una city car esclusivamente elettrica. Una decisione di questo tipo non era stata infatti ragionata all’inizio, ma si è dovuta fare largo all’interno del Gruppo per tentare di salvare la reputazione di un modello comunque iconico e i valori produttivi di un sito altrettanto iconico per Fiat come quello di Mirafiori. Sulla questione Carlos Tavares ha pure fornito un’idea di costo: secondo il CEO di Stellantis i costi legati alla piattaforma utilizzata oggi per l’attuale Citroen C3, ovvero la medesima della prossima Fiat Grande Panda, “sono apri alla metà del costo sostenuto per la piattaforma della Nuova 500 Elettrica” ha ammesso.

Mirafiori
Mirafiori

Si punta a numeri molto più consistenti per lo stabilimento di Mirafiori

L’obiettivo di Carlos Tavares, e quindi dell’intero Gruppo Stellantis, rimane quello di ragionare su numeri e valori produttivi in grado di relegare a un brutto ricordo quelli proposti attualmente. La volontà del Gruppo è quindi quella di avviare la produzione della nuova 500 Ibrida già entro la fine del prossimo anno, puntando sulla stessa piattaforma della Nuova 500 Elettrica, che subirà a sua volta una evoluzione tecnica, adottando però l’unità propulsiva mild hybrid della Fiat Panda. Quindi, accanto alla inedita 500 Ibrida verranno ridotti i costi produttivi dell’attuale Nuova 500 Elettrica agendo sull’introduzione di una nuova batteria, e su un nuovo sistema di gestione di quest’ultima, con riduzione dei costi che permetteranno di riadattare pure i listini.

In virtù di tali ragionamenti Carlos Tavares ha tracciato quelli che sono gli obiettivi produttivi del sito di Mirafiori, quelli che dovrebbero attestarsi sulle 80.000 e le 100.000 unità prodotte ogni anno. Allo stesso tempo Tavares ha sfruttato l’occasione per ammettere che al momento Fiat non prevede la realizzazione di altri modelli di Segmento A, ammettendo invece che la nuova piattaforma STLA Small (che sarà usata dalla nuova Grande Panda) permetterà a Fiat di aumentare redditività e l’accesso ai prodotti della sua gamma.

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