Nella futura gamma di Alfa Romeo dovrebbe esserci spazio anche per un grande veicolo nel segmento E, destinato a diventare il top della gamma. Jean-Philippe Imparato, ex CEO della casa milanese, ha rivelato che è altamente probabile che questo veicolo sia un SUV, posizionandosi quindi in concorrenza con modelli come la BMW iX e la Porsche Cayenne. Tuttavia, ha deciso di lasciare al suo successore, Santo Ficili, il compito di riflettere su questa scelta prima di comunicare ulteriori dettagli.
L’ex CEO di Alfa Romeo Imparato al Salone di Parigi conferma che è assai probabile l’arrivo di un grande SUV per il 2027
“Potrà riflettere su questa proposta del segmento E nei prossimi mesi”, ha detto ai giornalisti al salone dell’automobile di Parigi. Questa vettura adotterebbe l’architettura STLA Large della casa madre Stellantis, che consente sia configurazioni a combustione che elettriche: queste ultime disponibili con ricarica ultraveloce (tramite un sistema da 800 V) e in grado di accettare una gamma di motori ad alta potenza e batterie di grandi dimensioni fino a 118 kWh, consentendo un’autonomia di circa 800 chilometri.
Il grande SUV di Alfa Romeo arriverà dopo i modelli aggiornati della Stelvio, attesi nel 2025, e della Giulia, in arrivo nel 2026. Entrambi questi veicoli si baseranno sulla piattaforma STLA Large, abbandonando così la piattaforma personalizzata Giorgio utilizzata finora da Alfa Romeo.
Imparato ha rassicurato che, nonostante il passaggio a questa nuova architettura, le nuove Stelvio e Giulia riusciranno a “mantenere e proteggere” la tradizionale dinamica di guida che caratterizza il marchio. Ha inoltre sottolineato che il livello di prestazioni ottenibile con questa piattaforma è “molto, molto impressionante”.
Imparato ha affermato che l’azienda è passata dal “perdere centinaia di milioni al guadagnare centinaia di milioni” di profitti, grazie al taglio dei costi e all’aumento dei prezzi dei suoi modelli. L’ex numero uno di Alfa Romeo ha pure confermato che ad alcuni clienti e concessionari del Biscione sono state mostrate nei mesi scorsi le nuove Giulia e Stelvio ed entrambe le auto hanno impressionato e colpito in maniera positiva tutti.
Ha affermato che l’azienda non stava inseguendo il volume, ma piuttosto la redditività, e per questo scopo aveva forti margini su ogni auto venduta e “le scorte erano pulite”, con ogni unità prodotta venduta a un vero acquirente. In precedenza, al salone dell’automobile di Parigi, il CEO di Stellantis Carlos Tavares aveva dichiarato che “Alfa era in forte rosso” all’inizio della fusione con Stellantis: “era in vendita” ma “l’abbiamo ribaltata”. Ha affermato che ora realizza “buoni margini e profitti”, sebbene Stellantis non suddivida le prestazioni individuali dei suoi marchi.