Le indiscrezioni, rilanciate dal media spagnolo La Tribuna de Automoción, dicono che Stellantis, presso lo stabilimento spagnolo di Vigo, si trova in forte ritardo sulle previsioni stabilite sul precedente contratto collettivo per l’avvio dell’industrializzazione della nuova piattaforma (per elettriche e ibride) STLA Small; quella sulla quale sarà basata la prossima generazione di Peugeot 2008 che avrebbe dovuto essere prodotta fra il 2027 e il 2028.
Stellantis si troverebbe quindi a fare i conti con un ritardo nell’ordine dei due anni, un cambio di passo che finirebbe per posticipare l’avvio dell’assemblaggio definitivo della piattaforma citata non prima del mese di settembre del 2029; appunto due anni dopo il precedente avvio pianificato già per il 2027. Appare quindi evidente che la produzione della futura Peugeot 2008 potrebbe non essere avviata prima del mese di settembre del 2029, con valori produttivi che si attesterebbero nell’ordine delle 195.000 unità prodotte per ogni anno.
Stellantis pare sarà comunque al riparo da possibili impatti sugli aiuti governativi
Sembra tuttavia che Stellantis si terrà al riparo da possibili impatti sugli aiuti governativi del programma spagnolo Perte VEC, come accaduto nel caso di altri costruttori. Questo perché Stellantis, nonostante il ritardo stimato sui livelli produttivi, rimarrebbe nei margini consentiti dal regolamento destinato a questa tipologia di aiuti.
Bisogna infatti dire che Stellantis ha beneficiato di un contributo statale di 31,1 milioni di euro per l’industrializzazione della nuova piattaforma STLA Small, presso lo stabilimento spagnolo di Vigo, oltre che di un ulteriore finanziamento di 9,9 milioni di euro. Entrambi gli importi sono ancora in attesa di una validazione finale successivamente alla quale Stellantis (in questo caso) avrà tempo fino a cinque anni per utilizzarli. Alle spalle della decisione di introdurre un oggettivo ritardo sull’assemblaggio definitivo della piattaforma ci sarebbe la necessità di prolungare l’assemblaggio delle attuali varianti endotermiche e ibride, prodotte oggi a Vigo su piattaforma CMP, almeno fino al 2028 o addirittura fino al 2029.