in

Stellantis: a settembre Peugeot tiene in Europa Fiat e Citroen crollano

Il forte calo di Fiat e Citroen ha determinato il pessimo risultato di Stellantis in Europa a settembre

Stellantis

Ieri vi abbiamo scritto che Stellantis ha perso il 26% delle immatricolazioni a settembre del 2024 rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Oggi grazie alla pubblicazione dei dati da parte di ACEA possiamo entrare più nel dettaglio per comprendere quali sono stati i marchi che si sono comportanti meglio e quali invece sono colati a picco.

Stellantis: il calo di settembre determinato in particolare da Fiat e Citroen

Innanzi tutto iniziamo col dire che rispetto allo stesso periodo del 2023, il gruppo Stellantis ha registrato nel 2024 un decremento del 5,9 per cento, con 1.375.156 veicoli venduti, rispetto ai 1.460.640 dell’anno precedente. Stellantis si trova tra i gruppi Volkswagen (2.110.036) e Renault (858.240) per numero di vendite, evidenziando un calo notevole, in particolare a settembre.

Mentre Peugeot riporta un calo più contenuto del 4,6 per cento, altri marchi mostrano riduzioni significative, come Citroën e Fiat, con rispettivi cali del 45,6 per cento e 45,2 per cento, seguiti da DS (-30,7 per cento), Opel (-22 per cento), Alfa Romeo (-18,3 per cento) e Jeep (-15,9 per cento). Dunque sono proprio questi brand i protagonisti in negativo per l’azienda guidata dal CEO Carlos Tavares a settembre. Questi risultati hanno comportato un forte abbattimento della quota di mercato di Stellantis, che scende dal 19,2 per cento al 14,9 per cento tra settembre 2023 e settembre 2024.

Stellantis Logo

Stellantis sta subendo una significativa perdita di quote di mercato, scendendo dal 19,2% al 14,9%. Questo indica che un numero crescente di consumatori sta optando per veicoli di altri marchi, rappresentando un segnale preoccupante per Tavares e il suo team. Ricordiamo che di recente l’azienda ha fatto sapere che dato che sta vendendo poche auto elettriche sarà costretta a ridurre la presenza sul mercato delle auto con motore ICE per ridurre i livelli medi di emissioni della sua flotta.