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Ferrari: 2 auto da sogno e 2 compleanni importanti nel 2024

La casa di Maranello ha vissuto tanti momenti speciali nel corso dell’anno in chiusura.

Ferrari F80

L’ingresso nel mese di novembre inizia la proiezione del 2024 verso la fine. A due mesi dal suo epilogo, corre il dovere di fare una sintesi dell’anno, con riferimento alla parte commerciale della Ferrari. Quattro i fatti più importanti maturati in questo lasso temporale: i lanci delle Ferrari F80 e 12Cilindri; i quarantesimi compleanni delle Ferrari GTO e Testarossa. Possiamo parlare di un poker d’assi che ha scritto una partita davvero fantastica.

Nel gruppo ci sono due supercar in serie limitata, portatrici della migliore tecnologia del momento, nelle diverse epoche storiche in cui sono maturate: la GTO e la F80. Ci sono pure due granturismo al vertice della gamma, spinte dall’iconico motore a 12 cilindri, disposto in posizione diversa: la Testarossa e la 12Cilindri. Ad unirle ci pensa al filosofia vincente del “cavallino rampante“, il cui fascino non conosce confini.

Facciamo un breve ripasso delle loro caratteristiche, per celebrare anche attraverso esse un 2024 speciale per la casa di Maranello, che è tornata ad imporsi per il secondo anno consecutivo alla 24 Ore di Le Mans, con la 499P, da cui la F80 trae diversi elementi ingegneristici.

Ferrari F80

Ferrari F80

Questa è la nuova supercar di punta del marchio emiliano. Presentata da poche settimane, si pone come nuovo punto di riferimento sul piano tecnologico e prestazionale. Qui gli ingegneri hanno profuso tutta la loro sapienza, per dar vita a un prodotto che è l’epitome dell’eccellenza. Notevole il vantaggio tratto dal know how acquisito nelle corse, qui presente a pieni polmoni.

La connessione si coglie nella cura maniacale della veste aerodinamica, nella esclusività dei materiali, nella preziosità meccanica, nella ricerca del miglior equilibrio, anche se questo, purtroppo, ha costretto a rinunciare all’iconico e sonoro V12, in favore di un meno nobile V6 biturbo e ibrido, da 3.0 litri di cilindrata, il cui vantaggio sta nella compattezza e nella leggerezza.

I cavalli al servizio del piacere, generosamente offerti dal sistema propulsivo, toccano quota 1200: mai una “rossa” stradale si era spinta così in alto. Le prestazioni sono al top, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.1 secondi e da 0 a 200 km/h in soli 5.75 secondi. La velocità massima si spinge nel territorio dei 340 km/h.

12Cilindri e 12Cilindri Spider

Ferrari 12Cilindri

La Ferrari 12Cilindri, declinata anche in versione Spider, prende il posto della 812 Superfast. Qui il motore è aspirato ed onora al meglio la spettacolare tradizione dei V12 della casa di Maranello, che meriterebbero la tutela dell’Unesco per il loro fascino inebriante. L’unità propulsiva, come sulle altre “rosse” della stessa famiglia nate dopo la 550 Maranello, è disposta in posizione centrale-anteriore, dando continuità al filo che si era interrotto dopo il congedo della 365 GTB/4 “Daytona”.

Anche qui, come sulla nobile progenitrice, i buoi sono davanti al carro, in linea col vecchio credo di Enzo Ferrari, poi superato. La connessione visiva fra i due modelli sembra voler rimarcare la connessione. Questa deriva soprattutto dalla fascia nera a tutta larghezza che collega i gruppi ottici frontali, in un quadro stilistico orientato alla pulizia formale. Peccato per il trattamento dell’area del lunotto che, a mio avviso, spezza l’armonia espressiva. Con un linguaggio diverso, forse, Flavio Manzoni avrebbe ottenuto un risultato migliore e più digeribile, oltre che più coerente.

L’unità propulsiva da 6.5 litri eroga 830 cavalli di potenza massima e può spingersi fino ai 9.500 giri al minuto. Facile intuire la qualità delle sue doti sonore. Le prestazioni sono stellari: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi, da 0 a 200 km/h in meno di 7.9 secondi. Velocità massima di oltre 340 km/h.

GTO del 1984

Ferrari GTO
Foto Ferrari

La Ferrari GTO è la madre delle moderne supercar del “cavallino rampante”. Con lei ha preso forma la stirpe di auto da sogno composta da gioielli come le F40, F50, Enzo, LaFerrari ed F80. Risale al 1984 il suo debutto in società. Sono passati 8 lustri da quel momento. Oggi, come allora, questa “rossa” è nell’Olimpo dei sogni degli appassionati. Non occorre spiegare le ragioni della febbre nei suoi confronti.

Basta guardare le forme disegnate da Pininfarina per essere proiettati in un mondo di emozioni straordinariamente gradevoli, anzi eccitanti. Qui il design si traduce in arte, per entrare immediatamente nel cuore, passando dalla porta degli occhi. La meccanica è all’altezza dell’impatto scenico. Cuore pulsante della Ferrari GTO è un motore V8 biturbo da 2855 centimetri cubi di cilindrata, che eroga una potenza massima di 400 cavalli, su un peso di appena 1160 chilogrammi, reso possibile dall’ampio uso di kevlar.

Il quadro prestazionale era di riferimento nel suo periodo storico, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4.9 secondi e un passaggio da 0 a 1000 metri in soli 21.7 secondi. La punta velocistica si spinge nel territorio dei 305 km/h. Il tutto in un quadro dinamico entusiasmante. Questa “rossa” prese forma in 272 esemplari, contro i 200 inizialmente previsti per l’omologazione in Gruppo B.

Ferrari Testarossa

Ferrari Testarossa
Foto Ferrari

Basta pronunciare il suo nome per mandare in estasi ogni persona che porti le auto nel cuore. Qui la bellezza a quattro ruote si sublima, regalando emozioni inebrianti anche a quanti non vivono con trasporto sensoriale la materia. Le linee di questa regina di Maranello coinvolgono tutti, in modo irresistibile, per la magia della composizione estetica firmata Pininfarina. Lo specchio di coda e la vista di 3/4 posteriore raggiungono livelli di splendore spaziale. Anche il resto è all’altezza.

La meccanica è in linea con la migliore tradizione del marchio. Sotto il cofano posteriore, supportato da un telaio in traliccio tubolare, distende i suoi muscoli un corposo motore V12 da 5 litri di cilindrata, con angolo di 180 gradi fra le bancate. Questa unità propulsiva aspirata, elastica e sonoramente inebriante, mette sul piatto 390 cavalli di potenza a 6300 giri al minuto, con un picco di coppia di 490 Nm a 4500 giri al minuto. Quanto basta per spingerla fino ai 290 km/h di velocità massima.

A dispetto del look corsaiolo, che evoca le Sport del passato, la Ferrari Testarossa non è una belva da pista. La sua natura è quella di una granturismo sportiva, capace di regalare le emozioni del mito di Maranello in tutte le dimensioni sensoriali, avvolgendole con un comfort sorprendente, arricchito dal piacere regalato a bordo dal profumo della pelle Connolly di prima scelta che abbraccia l’abitacolo.

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