Chiacchieratissimo soprattutto negli scorsi mesi, specie per aver “stupito” parte dell’opinione pubblica dopo il caso Fiat Topolino, attualmente, il Marocco è un importante attore nel settore automobilistico, con una produzione annuale di circa 700.000 veicoli. Il paese africano che si affaccia sul Mar Mediterraneo ha però ambiziosi piani di crescita che mirano a raggiungere un milione e mezzo di unità entro il 2026. Stellantis è senza dubbio al centro di queste ambizioni.
La partecipazione dei fornitori locali sta crescendo notevolmente, passando dal 60% attuale all’80% previsto nei prossimi anni. Il Marocco ospita al momento marchi internazionali come Renault e Stellantis, questi grandi brand sono supportati da oltre 250 fornitori di primo e secondo livello. Le esportazioni automobilistiche hanno già toccato i 14 miliardi di dollari nel 2023, superando addirittura quelle di fosfati.
La posizione geografica strategica del Marocco, a soli 14 chilometri dallo Stretto di Gibilterra, lo rende un accesso privilegiato ai mercati europei e africani. Questa vicinanza consente al Marocco di beneficiare di catene di approvvigionamento ben sviluppate e di tecnologie senza dubbio facilmente mantenute all’avanguardia.
L’aumento della domanda di veicoli elettrici in Africa rappresenta un’ulteriore opportunità di crescita. Il Marocco, in questa direzione, ha anche siglato numerosi accordi di libero scambio con l’Unione Europea, gli Stati Uniti e altre nazioni africane. Questa dinamica non solo è molto utile all’ingresso di investimenti stranieri, ma accresce anche l’attrattiva del Marocco come hub produttivo.
Anche se la produzione di veicoli elettrici sia ancora nelle sue fasi iniziali, il progresso risulta già significativo. Attualmente, il Marocco produce tra i 40.000 e i 50.000 veicoli elettrici all’anno, tra cui modelli come Citroën Ami, Fiat Topolino e Opel Rocks-e.
Si stima che entro il 2030 i veicoli elettrici rappresenteranno circa il 60% delle esportazioni totali del settore automobilistico, obiettivo raggiungibile grazie a investimenti continui e nuove alleanze internazionali che il Marocco (ovviamente) non intende interrompere per nessun motivo.