EV Clinic, azienda specializzata nella riparazione di veicoli elettrici, ha recentemente pubblicato una serie di post sui prodotti del gruppo Stellantis, utilizzando un linguaggio vivace e talvolta provocatorio. Nei commenti, l’azienda mette in discussione non solo la filosofia di design delle auto elettriche del gruppo guidato da Carlos Tavares, ma anche le scelte aziendali relative alla collaborazione con terzi per le riparazioni al di fuori della rete autorizzata.
Stellantis: le sue auto elettriche sono quasi impossibili da riparare secondo EV Clinic
Il 30 ottobre, l’azienda ha condiviso un post su X (ex Twitter) particolarmente critico nei confronti del gruppo Stellantis e dei suoi veicoli elettrici. “Se guidi un’auto Stellantis, che Dio ti aiuti“, sono le parole scelte da EV Clinic per manifestare il proprio disappunto. L’azienda ha scelto di affrontare pubblicamente le problematiche legate ai veicoli Stellantis, e questo messaggio sembra essere solo l’inizio di una serie di denunce.
EV Clinic ha evidenziato, attraverso una serie di dichiarazioni e rapporti tecnici, una “preoccupante mancanza di attenzione” nella progettazione e nella gestione del servizio post-vendita delle auto elettriche del gruppo. Queste problematiche appaiono in contrasto con i principi del nuovo regolamento ELV, il quale sostiene la circolarità e la riparabilità dei veicoli, evitando la necessità di sostituirli immediatamente con modelli nuovi.
EV Clinic afferma che la mancanza di accesso alle informazioni da parte di Stellantis compromette il diritto alla riparazione delle auto elettriche, riducendo la loro affidabilità e sostenibilità. Nonostante le normative europee richiedano trasparenza, Stellantis non fornisce dati necessari per le riparazioni. L’azienda ha denunciato difficoltà nel ricevere approvazione per l’accesso a strumenti e schemi, mentre concorrenti come Tesla garantiscono accesso immediato.
EV Clinic evidenzia che il supporto insufficiente di Stellantis colpisce anche le officine ufficiali, che mancano di formazione e strumenti diagnostici adeguati. Questo porta a un approccio di sostituzione anziché riparazione, aumentando i costi per i clienti. Ad esempio, una DS 3 E-Tense ha richiesto la sostituzione di motore elettrico e inverter dopo soli 20 mesi, per un costo di 12.500 euro. Inoltre, molti componenti, come gli inverter, sono progettati in modo da renderli non riparabili.
La disponibilità delle parti di ricambio è un problema, con tempi di attesa che variano da 2 a 6 mesi per i proprietari di veicoli elettrici. Tuttavia, l’entrata in vigore del regolamento ELV e l’adozione dello schema SERMI dovrebbero migliorare l’accesso alle informazioni per le officine indipendenti.