Stellantis di recente sta facendo parlare di se per motivi non particolarmente belli. Infatti il gruppo automobilistico a causa del calo della domanda per le sue auto si è trovato costretto a tagliare gli ordini ai suoi fornitori in Italia. Ovviamente ciò sta mettendo in seria difficoltà non solo i dipendenti delle sue fabbriche ma anche tante aziende fornitrici a cominciare dalla Cln Coils Lamiere Nastri di Casellette, storica azienda piemontese che lavora l’acciaio e che è in attività dal 1948 e che proprio a causa di questi grossi tagli da parte del gruppo di Carlos Tavares, si trova a dover mettere in vendita la propria fabbrica.
Stellantis taglia gli ordini e un’azienda italiana è costretta a vendere la sua fabbrica forse proprio al gruppo
Cln è un fornitore per diverse case automobilistiche, tra cui Stellantis, Mercedes e Renault. Con impianti situati in 13 Paesi e oltre 6.000 dipendenti, l’azienda ha registrato un fatturato di 1,5 miliardi di euro. La proprietà è suddivisa tra la famiglia Magnetto, che detiene il 75 per cento, e ArcelorMittal, un gruppo quotato in Borsa con sede in Lussemburgo che possiede il 25 per cento. Cln opera attraverso tre divisioni: MA, dedicata alla lavorazione e fornitura di componenti per la carrozzeria; MW, che si occupa di ruote e cerchi in lega; e Lab, focalizzata sulla ricerca e sviluppo.
I primi problemi per questa azienda si erano registrati a maggio quando la divisione francese dell’azienda è stata costretta a chiudere la sua fabbrica nei pressi di Parigi. Questo in quanto mentre l’azienda si trovava a dover aumentare i prezzi dei suoi componenti del 12% a causa dell’aumento dei costi, Stellantis aveva chiesto una riduzione del 6%. Di conseguenza l’azienda guidata dal CEO Carlos Tavares ha deciso di ridurre gli ordini del 40 per cento. E proprio a causa di quel grosso taglio degli ordini adesso l’azienda si trova in guai molto grossi.
L’azienda ha avviato un concordato con le banche, inclusa Intesa Sanpaolo, per affrontare un’esposizione finanziaria stimata intorno al miliardo di euro. Tra le strategie attuate, c’è anche la vendita dello stabilimento di Kielce in Polonia, dove si svolge lo stampaggio di componenti automobilistici. L’offerta sarebbe rivolta a Stellantis, in linea con l’idea, espressa dal CEO Carlos Tavares mesi fa, che il gruppo potrebbe internalizzare alcune produzioni attualmente gestite da fornitori esterni.