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Peugeot 607 Paladine: 25 anni per l’ammiraglia landaulet dei presidenti

Un salotto su quattro ruote, godibile en plein air. Ecco la sintesi del suo spirito.

Peugeot 607 Paladine

Nella storia del marchio francese non sono mancate le auto di rappresentanza. Un ruolo di primo piano, su questo fronte, spetta alla prestigiosa Peugeot 607 Paladine, sviluppata espressamente per gli inquilini dell’Eliseo. La sua caratteristica principale è il tetto retrattile elettroattuato, che svela al cielo la parte posteriore dell’abitacolo, dando vita a una limousine landaulet, ossia apribile solo per chi sta seduto dietro, nei posti riservati agli ospiti di rilievo. Il tutto, senza compromettere la scorrevolezza stilistica dell’opera, quando la copertura è in esercizio.

L’auto di cui ci stiamo occupando nacque a fine 1999 ed accompagnò le uscite dei presidenti Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy. Ancora oggi fa parte della flotta presidenziale. Oltre per l’alto contenuto scenico, il tetto metallico a scomparsa si distingue per la grande funzionalità, anche se occupa parecchio spazio nel bagagliaio.

Questa soluzione fu sviluppata, per prima, da Peugeot per i modelli Eclipse degli anni 30, di cui ci siamo occupati in un precedente articolo. Poi trovò applicazione sulle coupé/cabriolet dell’era moderna del marchio, basate sulle 206, 207, 307 e 308, regalando loro delle buone fortune commerciali. Se queste ultime sono note al grande pubblico, lo stesso non si può dire per la prestigiosa limousine landaulet di cui stiamo parlando oggi, giunta al suo 25° compleanno.

Peugeot 607 Paladine

La Peugeot 607 Paladine fece scalpore nell’anno del lancio. Nacque partendo dalla grossa berlina chiamata a sostituire la 605 disegnata da Pininfarina. Addirittura ne anticipò la presentazione, costituendone una sorta di anteprima, anche se in versione allungata e con allestimento diverso. Si tratta di una vettura davvero speciale, progettata con cura dagli uomini del “leone” francese, per assicurare il meglio dell’immagine e del comfort agli autorevoli ospiti. Presto guadagnò uno spazio di rilievo nel parco auto dell’Eliseo.

Lunga oltre cinque metri, circa trenta centimetri in più della berlina di partenza, la Peugeot 607 Paladine continua ad offrirsi agli sguardi con tratti fluidi e slanciati, messi ben in risalto dalla splendida verniciatura in “Bleu Céleste“. Completano il quadro esteriore i cerchi in lega da 18 pollici, con pneumatici 235/45R18.

Superfluo dire che l’allestimento degli spazi interni è al top, vista la particolare missione scelta per questo esclusivo modello. Se i posti anteriori, di “servizio”, sono quasi identici a quelli della vettura di partenza, ben diverso è il trattamento della parte posteriore. Qui spiccano le due poltrone principali, destinate al presidente e a sua moglie (o al suo ospite di rilievo), con schienale regolabile elettricamente, dotato di memoria, come i poggiatesta.

Questi elementi sono plasmati in morbido cuoio di tonalità “Bleu Saphir”, finemente lavorati da Hérmes, con doppie cuciture in cotone Indingo. Di grande stile i braccioli individuali e i poggiapiedi, anch’essi regolabili. I tappetini, coordinati nelle tonalità, sono in lana intrecciata a quadretti. Una consolle centrale, mutuata da quella anteriore della 607 di produzione, riporta tra i due sedili posteriori i comandi della climatizzazione, del telefono di bordo e dell’interfono. A completare la ricca dotazione della Peugeot 607 Paladine ci pensano il frigo bar, una piccola libreria e un raffinato impianto audio.

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