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Jeep: prezzi alle stelle negli USA, i clienti scappano concessionari e dipendenti sul piede di guerra

I prezzi troppo alti sarebbero alla base della crisi di Stellantis negli USA secondo concessionari, sindacati e dipendenti

Jeep Detroit
Jeep Detroit

Jeep vive un periodo molto difficile negli USA. Sembrano lontani i tempi del lancio di Jeep Gladiator. Il modello introdotto da Fiat Chrysler nel 2018 come primo pick-up del marchio in oltre 25 anni, ha inizialmente registrato un grande successo, con vendite quasi raddoppiate nel 2020 nonostante la pandemia. Tuttavia, dopo la fusione con PSA Group nel 2021 e la nascita di Stellantis, l’azienda ha concentrato le risorse su veicoli più costosi, lasciando insoddisfatti molti clienti tradizionali. 

I prezzi troppo alti penalizzano Jeep e gli altri brand di Stellantis negli USA: concessionari e dipendenti sono arrabbiati

Oggi, trovare una Gladiator con un prezzo inferiore a $40.000 è assai difficile, mentre alcune versioni arrivano a costare fino a $72.000. Questo aumento dei prezzi, unito a una gestione poco attenta della gamma, ha contribuito a un calo costante delle vendite del Gladiator, scese del 21% quest’anno rispetto al picco del 2020. Anche il marchio Jeep nel complesso ha subito un forte calo, con vendite diminuite del 36% rispetto al periodo pre-pandemia. 

I problemi di Stellantis si estendono ad altri marchi: Ram fatica a competere con GM e Ford, Dodge ha ridotto l’offerta in vista della nuova era dei modelli elettrici, e Chrysler è ormai rappresentato quasi esclusivamente dal minivan Pacifica, un segmento debole nel mercato statunitense. Stellantis sembra aver sacrificato la popolarità e il desiderio dei clienti per una strategia focalizzata sui margini, con risultati discutibili.

Subito dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Stellantis ha annunciato tagli significativi, riducendo un turno nel suo stabilimento Toledo Assembly Complex South, dove si produce il Gladiator, e licenziando circa 1.100 lavoratori. L’azienda ha giustificato la sua decisione dicendo che si tratta di qualcosa di necessario per migliorare la competitività e riportare la produzione ai livelli precedenti. Tuttavia, Stellantis sta affrontando un calo generale delle vendite per quasi tutti i suoi modelli, con prezzi medi tra i più alti del settore.

Negli USA mediamente un veicolo di Stellantis costava $58.000 nel quarto trimestre 2023, con Jeep che risente particolarmente di questa politica di prezzo, dato che i suoi acquirenti tipici non riescono più a permettersi i veicoli. Il declino si riflette anche in altre aree, con Stellantis che ha licenziato 1.200 lavoratori a Warren sospendendo la produzione del Ram 1500 Classic.

Nelle scorse settimane i concessionari hanno espresso preoccupazioni attraverso una lettera aperta al CEO Carlos Tavares, denunciando una crisi imminente a causa della strategia aziendale orientata al profitto a breve termine. Stellantis ha risposto minimizzando le preoccupazioni, ma la tensione è palpabile anche tra i dipendenti, con il sindacato United Auto Workers che già da tempo sta considerando uno sciopero.

Jeep Gladiator 2024 Toledo

L’azienda non sta rispettando il contratto, sostiene il sindacato. Stellantis, da parte sua, nega l’accusa e afferma che combatterà qualsiasi nuovo sciopero. All’interno del sindacato il pensiero è lo stesso dei concessiuonari: Stellantis non ha più i veicoli che una volta poteva offrire all’acquirente più entry level, come la muscle car Challenger, il SUV Jeep Cherokee, il SUV subcompatto Renegade e la berlina Chrysler 300. “Sarà dura recuperare la quota di mercato che avevano” è la conclusione di molti.